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Maddalena Urbani morta per overdose: caccia al terzo uomo, è uno spacciatore

Ci sarebbe un terzo responsabile della morte di Maddalena Urbani, la 21enne figlia del medico che scoprì la Sars. Si tratterebbe di un presunto spacciatore che la ragazza ha incontrato insieme all’amica in zona San Giovanni, che avrebbe fonito loro della droga, prima che si spostassero nell’appartamento della Cassia dov’è stata trovata morta per overdose.
A cura di Alessia Rabbai
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Spunta un altro uomo tra gli indagati per la morte di Maddalena Urbani, la ventunenne figlia del medico Carlo Urbani, che scoprì la Sars nel 2003. Non è stato ancora identificato, ma si tratterebbe dello spacciatore che la ragazza ha incontrato in zona San Giovanni prima di recarsi nell'abitazione dove viveva Rajab Abdulaziz, il siriano finito ai domicliari per la morte della giovane, trovata senza vita lo scorso 27 marzo all'interno dell'appartamento in zona Cassia, nel quadrante Nord della Capitale. Come riporta Il Messaggero dunque, manca ancora un tassello nel quadro della vicenda, i cui contorni sono ancora tutti da chiarire. Il Tribunale del Riesame nel frattempo ha respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dal legale di Abdulaziz Andrea Palmiero, che  attende la chiusura delle indagini e del pronuinciamento del giudice. Il cinquantasettenne è ritenuto presunto responsabile di omicicio volontario, per non aver fatto nulla per cercare di salvare la vita a Maddalena, entrata in overdose senza che nessuno la soccorresse e chiamasse un'ambulanza. Nei suoi confronti è invece caduta l'accusa di spaccio.

Maddalena morta per un cocktail di sostanze

Maddalena poco prima della sua tragica scomparsa era arrivata a Roma da Perugia per trascorrerre qualche giorno in città e per andare a trovare i suoi parenti, accompagnata dalla sua amica Kaoula El Haouzi, anche lei indagata per non aver chiamato i soccorsi quando la ventunenne ha iniziato a sentirsi male. Una volta a Roma le due hanno incontrato questa terza persona che presumibilmente ha fornito loro della sostanza stupefacente di cui ancora non è noto di che tipo, e sulle cui tracce sono le forze dell'ordine, per poi raggiungere il cinquantasettenne nella casa di via Vibio Mariano. Maddalena è stata trovata morta nella camera da letto, il giorno prima del diciottesimo anniversario della scomparsa del padre. Dai risultati dell'autopsia effettuata sulla salma della ragazza è emerso che ad dimostrarsi fatale è stato un cocktail di metadone, benzodiazepine e cocaina.

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