Luciano si sveglia dal coma e perde 40 anni di memoria: “Non ricordo la nascita dei miei nipoti”
Luciano D'Adamo resta vittima di un incidente d'auto nel 2019 ed entra in coma. Si sveglia e crede di essere nel 1980 e di avere ancora 24 anni. Come abbiamo raccontato ieri, al suo risveglio in ospedale non ha riconosciuto né la moglie né i figli. In altre parole ha perso 40 anni di memoria. Oggi ha 68 anni e nonostante anni di terapia ancora non è riuscito a recuperare i suoi ricordi.
Ha raccontato la sua storia ai microfoni del Tg1: "Mi sono reso conto di aver perso la memoria guardandomi allo specchio. Ho fatto proprio un urlo, non ce la facevo. Mi sono chiesto: ‘Ma questo chi è'". Non ricorda la nascita dei suoi figli né dei nipoti, tranne l'ultimo, nato dopo il 2019 e quindi dopo il suo risveglio dal coma.
Quando non ricorda qualcosa va su Google e cerca: "Per esempio le Torri Gemelle, o la stazione di Bologna, il terremoto dell'Irpinia. Non sapevo che la Roma avesse vinto due scudetti e la Nazionale di calcio avesse vinto due campionati del mondo… Quando mio figlio mi ha fatto vedere per la prima volta il cellulare gli ho detto: ‘Mamma mia, tutte queste foto hai stampato, e il rullino dove sta?'". Ancora fa fatica a rispondere in merito alla sua età: "D'impatto rispondo che devo fare 29 anni a dicembre, poi mi rendo conto che a dicembre ne devo fare 68".
Al Messaggero Luciano ha raccontato il suo primo incontro con la moglie, quando si trovava ancora in ospedale: "Mi chiamava ‘Luciano'. E io mi chiedevo come faceva a saper il mio nome". Anche il figlio gli è apparso come un perfetto sconosciuto: "Ma come poteva essere mio figlio un uomo nato molto prima di me? E poi quale moglie? Io non ero sposato, ma fidanzato, e non certo con quella donna che doveva averne quasi sessanta, ma con una ragazza di 19 anni".