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Lucha y Siesta, la Regione Lazio rinvia la discussione sula revoca della convenzione

La discussione sulla delibera di giunta per la revoca della convenzione alla casa delle donne Lucha y Siesta è slittata alla seduta di venerdì.
A cura di Enrico Tata
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La giunta regionale ha rimandato alla prossima seduta il voto sulla casa delle donne Lucha y Siesta di Roma. La discussione sulla delibera per la revoca della convenzione è slittata infatti alla seduta di venerdì. Stando a quanto si apprende, ciò è dovuto non a un ripensamento della Regione Lazio, ma ad alcune modifiche tecniche apportate al testo, ritenute necessarie per rendere il provvedimento più incisivo e completo. La delibera è stata proposta dall'assessora alle Pari Opportunità, Simona Baldassarre, e ha l'obiettivo di riassegnare l'immobile di via Lucio Sestio attraverso una procedura pubblica.

La consigliera di Fratelli d'Italia Laura Corrotti ha spiegato che alla gara "potranno partecipare tutti gli enti e le associazioni iscritte all'albo regionale delle organizzazioni di donne impegnate nel contrasto alla violenza di genere e nel sostegno ai percorsi di uscita dalla violenza, assicurando oltretutto la presa in carico da parte dell'affidatario del servizio delle donne e dei minori già accolti presso la struttura".

" Lo abbiamo appreso dai giornali, è stata una doccia fredda. Abbiamo chiesto due volte nei mesi scorsi di incontrare Rocca. E adesso questo, senza coinvolgerci in alcun modo. Ma non ci fermano così. Ci opporremo con una strategia complessa, come complesso è combattere il patriarcato. La battaglia contro la Regione Lazio è aperta. Per noi la chiusura di Lucha è un'ipotesi che non esiste", hanno raccontato le attiviste ai microfoni di Fanpage.it.

Al fianco di Lucha y Siesta si è schierato con convinzione il Partito democratico, con i consiglieri capitolini dem che hanno scritto in una nota: "La Regione Lazio non tocchi Lucha y Siesta, la casa delle donne di Roma che rappresenta un patrimonio per la città. Una realtà preziosa che da oltre 10 anni è impegnata nel sostegno di tante donne e minori, e che ora il Presidente Rocca vuole mettere in pericolo mettendo a bando la gestione dello stabile di via Lucio Sestio, casa per tantissime donne e bambini impegnati nel processo di uscita dalla violenza. Noi siamo e saremo al fianco delle attiviste e faremo tutto il possibile per chiedere al presidente Rocca di fermare la delibera di giunta regionale, di convocare le associazioni per ripartire dalla convenzione. Giù le mani da questa straordinaria esperienza di partecipazione, inclusione e accoglienza".

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