L’operaio morto alla Farnesina scomparso per 13 ore: “Nessuno si era accorto che era precipitato”
Fabio Palotti è morto a 39 anni sul lavoro, precipitando nel vano ascensore di uno degli uffici del Ministero degli Esteri in piazzale della Farnesina. L'operaio di Torre Maura lascia una bimba piccola e ora, a fare chiarezza sull'incidente di cui è rimasto vittima, ci dovrà pensare la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo che ha aperto un'inchiesta. L'interrogativo più grande è cosa sia accaduto tra quando Fabio è precipitato nell'ascensore che stava riparando e quando è stato ritrovato.
L'ultimo messaggio agli amici per la Roma
Sono passate infatti almeno tredici ore da quando il corpo è stato ritrovato e l'ultimo messaggio che ha inviato in una chat con degli amici. Erano circa le 18.30 quando l'ascensorista, tifosissimo della Roma, scriveva un incoraggiamento per la sua squadra del cuore che stava per scendere in campo contro il Leicester. Poi più niente fino a quando i vigili del fuoco recuperano il corpo.
Le domande senza risposta sulla morte di Fabio Pallotti
Come è possibile che nessuno se ne sia accorto prima? Perché stava eseguendo l'intervento da solo? E ancora: perché la cabina si è mossa nonostante l'ascensore si trovasse in modalità riparazione? E Fabio si sarebbe potuto salvare se i soccorsi fossero stati tempestivi? Interrogativi che cercano ancora una risposta e a cui stanno lavorando anche i carabinieri, prima di tutto osservando le telecamere dell'impianto di video sorveglianza.
Morti sul lavoro: in programma un vertice in Prefettura
Intanto la drammatica conta dei morti sul lavoro non si ferma e per i prossimi giorno è in programma un vertice inter istituzionale in Prefettura per fare il punto sulle azioni ispettive e di prevenzione, in particolare nei cantieri dell'edilizia che con i bonus stanno conoscendo un vero e proprio boom.