L’operaio contaminato dal plutonio a Roma: “Sono preoccupato, ma per ora sto bene”
Il 21 novembre scorso un operaio di 59 anni in servizio nel centro Enea di Casaccia, alle porte di Roma, è stato contaminato dal plutonio, un elemento radioattivo. È stato trovato in piccole ma significative quantità nel naso dell'uomo, sposato e con un figlio, residente a pochi chilometri dal centro tra Roma e Bracciano. Lavora all'interno di un settore dismesso del centro, che in passato studiava proprio la produzione di plutonio e che dal 2003 è stato affidato alla società Sogin, che si occupa dello smantellamento degli impianti nucleari e della gestione delle scorie radioattive.
"Dovrò fare i controlli, sono preoccupato ma per ora sto bene", avrebbe detto ai colleghi l'operaio contaminato, secondo quanto riporta il Corriere della Sera. La prima tac total body ha dato esito negativo, ma da qui a febbraio dovrà sottoporsi a continue analisi ed esami per verificare eventuali effetti del plutonio sul suo corpo.
Francesco Campanella, direttore dell'Isin, Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare, ha informato che la prossima settimana verrà effettuata una nuova ispezione al centro di Casaccia per accertare le cause della contaminazione. Al momento, tuttavia, l'evento viene considerato un'anomalia, cioè di livello 1 della scala Ines che si applica a eventi nucleari e radiologici. "Il nostro obiettivo è chiudere le verifiche in tempi rapidi e confermare quanto ricostruito fino ad oggi, così definitivamente escludendo la possibile, ma al momento remota, ipotesi di ‘guasto' (livello 2 della scala Ines), ovvero un funzionamento scorretto di uno dei dispositivi di protezione individuale utilizzati, cosa che a quel punto porterebbe a non poter più escludere ulteriori azioni", ha spiegato Campanella.
"Al momento tutto fa però propendere per un episodio anomalo, e quindi caratterizzato da un certo grado di casualità, così come ha iniziato ad emergere dalle risultanze della nostra prima ispezione del 27 novembre. Nel nuovo sopralluogo, a cui hanno chiesto di potere prendere parte anche i carabinieri del Noe, lavoreremo per completare le indagini analizzando con ulteriore capacità di dettaglio lo stato dei luoghi e gli elementi di scenario", ha concluso il direttore.