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L’ondata non si ferma: occupati il Socrate, il Giulio Cesare, il Levi Civita e il Gullace. Carabinieri all’Enzo Rossi

Nella mattinata di oggi sono state occupati anche il Socrate, il Giulio Cesare, il Levi Civita, il Gullace e l’Enzo Rossi dove sono intervenuti i Carabinieri. Attivo il presidio in solidarietà degli studenti occupanti dell’Argan.
A cura di Beatrice Tominic
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Il liceo Socrate
Il liceo Socrate

Studenti e studentesse continuano a far sentire la propria voce con un numero sempre crescente di proteste: nella mattinata di oggi sono stati occupati anche i licei Socrate, Giulio Cesare, Tullio Levi Civita di Centocelle, il Teresa Gullace a Giulio Agricola e l'artistico Enzo Rossi.  Come si vede dalle storie pubblicate su Instagram dal profilo Socrate Occupato, il liceo Socrate è stato occupato stamattina dopo aver organizzato un'assemblea straordinaria: appena due giorni fa era stato convocato il Comitato Studentesco per la mattinata di oggi. Si aggiunge alla lista anche il Giulio Cesare, dove alcuni studenti, maggiorenni e minorenni, si sono introdotti nella nottata di oggi, come segnalato da Il Corriere della Sera. Occupato, come abbiamo visto, anche il Liceo Artistico Enzo Rossi, in via del Frantoio, in zona Pietralata. "Come accaduto in altri istituti anche qua il dirigente scolastico non ha voluto nessun dialogo con gli studenti e ha fatto entrare forze dell'ordine e carabinieri che si trovano all'interno dell'edificio", è quanto dichiara a Fanpage.it da una studentessa di OSA, Opposizione Studentesca d'Alternativa, "stanno all'ingresso e minacciano gli studenti che entrano". "Il preside ha detto che non parla con dei teppisti, ma solo con i rappresentanti di istituto che non erano presenti oggi e non sono d'accordo con l'occupazione. Ci ha detto anche che se non ci piace la scuola, possiamo cambiarla", dicono dal cortile dell'Enzo Rossi.

Il liceo artistico Enzo Rossi
Il liceo artistico Enzo Rossi

L'ondata di occupazione nelle scuole di Roma

Sono passati due mesi dall'inizio delle proteste nelle scuole romane e le occupazioni ancora non accennano a fermarsi.  Le ultime scuole occupate, nella giornata di ieri, sono state il liceo Plauto e l'Eugenio Montale, il liceo classico Augusto, in zona Tuscolana e il Pilo Albertelli, che quest'anno occupa per la seconda volta in due mesi: ad inizio ottobre, dopo le prime dimostrazioni all'istituto di cinetv Rossellini, era stato il secondo liceo ad aderire. Situazione più complicata, invece, per chi studia al Giulio Carlo Argan a Giulio Agricola. Qui studenti e studentesse occupanti ieri sono stati chiusi nell'edificio scolastico.  "Qui dentro all'Argan siamo in lotta" dice una studentessa che sta occupando il liceo "stiamo facendo un'occupazione. Ci sono stati tagliati l'acqua corrente e i riscaldamenti, non abbiamo da mangiare. La cosa più preoccupante è che non ci sono state date vie di fuga, quindi noi non si può  uscire o entrare nell'edificio, siamo bloccati senza acqua e senza cibo." Oggi, davanti all'Argan, è attivo un presidio per solidarietà agli studenti e in difesa dell'occupazione.

Liceo artistico Argan occupato
Liceo artistico Argan occupato

Le motivazioni delle occupazioni delle scuole romane

Fra le prime ragioni che hanno spinto studenti e studentesse ad occupare ci sono problemi che riguardano le singole scuole, spesso problemi di edilizia, mancanza di professori o problemi igienico sanitari (in alcuni casi è stata riscontrata la presenza di topi) e, per quanto riguarda ad esempio i licei artistici, anche la mancanza di laboratori e strumentistica. A questi si aggiunge anche l'insoddisfazione per gli orari scaglionati di entrata e di uscita per contrastare i contagi da coronavirus e la gestione dei fondi del PNRR destinati alla scuola: non soltanto si dovrebbe investire in progetti specifici, come la digitalizzazione, ma anche nei problemi che gli studenti riscontrano in maniera diretta, come le aule strette e piccole che spesso non permettono il distanziamento e le strutture non efficienti.

Le proteste interessano tutta Italia

"Sono molti gli studenti e le studentesse che richiedono un aiuto da OSA per poter organizzare le proteste, in altre casi ci sono collaborazioni con i collettivi già presenti nelle scuole, come è successo al Levi Civita e al Plauto." Questa mobilitazione è importante perché coinvolge tutta la nazione: ieri, ad esempio, ha occupato anche il Rosa Luxemburg di Bologna. A Roma sono state occupate più di 50 scuole, fra licei e istituti tecnici: non si vedeva una partecipazione così ampia dal 2010.

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