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L’omicidio di Dario Angeletti, sorella scrive al governo: “Killer fuori dopo 20 mesi, è giustizia?”

“L’assassino di mio fratello, l’uomo che ha distrutto la sua vita, la nostra, e sconvolto i tanti che hanno voluto bene a Dario, compiendo un delitto tanto crudele, è già a casa dopo neanche due anni”.
A cura di Enrico Tata
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Claudio Cesaris, tecnico di laboratorio in pensione, ex insegnante di judo, uccise con due colpi di pistola Dario Ageletti, 53 anni, biologo marino. E oggi, a distanza di due anni, al killer sono stati concessi gli arresti domiciliari. Per questo, la sorella della vittima ha deciso di scrivere una lettera al ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

La lettera: "Ad Abele ci pensa qualcuno?"

"Signor ministro, che giustizia è mai questa? L'assassino di mio fratello, l'uomo che ha distrutto la sua vita, la nostra, e sconvolto i tanti che hanno voluto bene a Dario, compiendo un delitto tanto crudele, è già a casa dopo neanche due anni. Va bene nessuno tocchi Caino, ma ad Abele ci pensa qualcuno?", il testo della lettera, riportata oggi sul Corriere della Sera da Fabrizio Peronaci.

Continua ancora la missiva: "Non è mio intento raccontare l’intera assurda vicenda con il suo tragico esito… Dirò solo che questo individuo viene condannato a 25 anni e 2 mesi di carcere (il pm aveva chiesto 23 anni) per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e da futili motivi e a metà luglio apprendiamo con comprensibile sconcerto che la stessa Corte concede all’assassino gli arresti domiciliari, fino ad allora per due volte negati, presso casa della sorella, in provincia di Milano, per motivi di salute. Nel frattempo, è stata fissato al 15 febbraio 2024 il processo di appello…".

La domanda rivolta al ministro Nordio: "Signor ministro, noi familiari non abbiamo dubbi che questo provvedimento sia formalmente e giuridicamente legale, ma Le chiediamo: che giustizia è quella che dopo neanche 20 mesi di carcere manda a casa un omicida di questa natura?".

L'omicidio di Dario Angeletti

L'omicidio è avvenuto il 7 dicembre 2021. Stando a quanto ricostruito in sede di indagine, Cesaris avrebbe ucciso Angeletti perché geloso del rapporto che quest'ultimo aveva con la sua ex compagna. Li seguiva e li pedinava, fino all'omicidio. In pratica Cesari non tollerava che la donna fosse amica di Angeletti e così, con una scusa, attirò il biologo sulla spiaggia delle Saline e lo uccise con due colpi di pistola.

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