Lombardi (M5S): “Rompere l’alleanza con il PD nel Lazio? Dissento ma mi adeguo”
Vorrei partire da un fatto concreto: il piano di riconversione ecologica di Civitavecchia, da città dell'energia fossile a distretto green. Non è questa la fotografia migliore della necessità del campo largo?
Fa un po' parte del gioco della politica, per cui sono più importanti i posizionamenti e i candidati piuttosto che le idee, anche se poi tutti dicono di volere partire dai programmi. In questo anno e mezzo la politica energetica e ambientale della Regione Lazio ha avuto una rivoluzione copernicana. Siamo passati dal discutere di fare un maxi impianto per il gas a Civitavecchia al trasformare uno dei più importanti distretti produttivi del Lazio, con il principale porto della regione, in un polo per le energie rinnovabili e un polo manufatturiero per l'eolico per tutto il Mediterraneo. La piattaforma di eolico offshore che sorgerà a largo della costa è l'occasione per cambiare il volto di un territorio e la sua vocazione. Il caso Civitavecchia racconta anche un cambio di approccio, non parliamo di un'opera imposta dall'alto ma di un territorio che si è reinventato immaginando il proprio futuro nella riconversione ecologica e ha sottoposto alle istituzioni progetti e soluzioni. Altro che not in my back yard!
Lascia un lavoro a metà possiamo dire. Cosa bisognerebbe fare nei prossimi cinque anni per portare avanti il lavoro che avete iniziato?
Deve essere applicata la strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici, incluse azioni di riforestazione, di verde urbano e di ampliamento delle aree naturali protette. Un piano coerente con la strategia di sviluppo regionale sostenibile, a sua volta coerente con la strategia nazionale. È tutto pronto bisogna solo attuarlo. Bisognerà lavorare sul fronte energetico sul fronte del risparmio, dell'efficentamento, delle rinnovabili e dell'idrogeno. È necessario intervenire sull'incentivo alla mobilità elettrica e con politiche che portino a una diminuzione del parco auto, puntando sul ferro e alla connessione di Roma con l'hinterland e le altre province tramite rotaia.
E lei che vuole fare invece alla fine di questa esperienza?
Io un lavoro ce l'ho sempre avuto, tra l’altro molto bello perché esporto il meglio del Made in Italy nel mondo, e ci posso tornare. Mi piacerebbe però anche continuare a lavorare nel settore delle energie rinnovabili, e non escludo di entrare con un mio progetto nel settore della sostenibilità. Vorrei tranquillizzare tutti: io sostengo la necessità di proseguire il percorso intrapreso perché ci credo, e perché penso che siano scelte necessarie per il futuro del Lazio, non per la mia poltrona. Se mai il campo largo fosse confermato e vincessimo le prossime elezioni regionali, il punto non è la mia collazione, ci penso da sola a collocarmi non mi serve la politica.
Possibile che l'inceneritore di Roma sia ragione sufficiente e l'unica ragione per rompere l'alleanza anche nel Lazio?
Perché se ne continua a parlare sui giornali e non nella sede competente è per me incomprensibile, e la sede competente è il parlamento. Gualtieri è commissario governativo per il giubileo e per i rifiuti. L'azionista di maggioranza del governo è Fratelli d'Italia, che esprime anche il premier. Uno dei possibili candidati a governatore del Lazio è Fabio Rampelli, sempre di Fratelli d'Italia, ha detto che la tecnica dell'incenerimento è una tecnica superata e bisogna andare verso un'impiantistica di nuova generazione che l'Europa sta finanziando.
Secondo l'assessora Sabrina Alfonsi non è così, l'unica alternativa all'inceneritore era una maxi discarica?
Non è vero, nelle linee guida Ue sulle best practice sono previste nuove tecnologie: non è vero che l'alternativa è tra un maxi discarica e un maxi inceneritore per chiudere il ciclo dei rifiuti. L'assessora Alfonsi fa finta di non saperlo, ma attraverso il Pnrr ci sono molti impianti di questo tipo che stanno venendo finanziati, quella della maggioranza in Campidoglio è una scelta che non guarda al futuro e comunque non esclude una discarica di servizio per la chiusura del ciclo.
Ma possibile che avete fatto il reddito di cittadinanza con la Lega, e oggi nel Lazio non si può fare niente di buono con Calenda e il PD?
Veniamo da un'amministrazione uscente che, pur essendo molto composita politicamente, ha fatto delle cose importanti io credo. Meno tatticismo, meno politicismi e più politiche pragmatiche per i cittadini e i territori questo servirebbe. Mi rendo conto che gli ultimi mesi di governo Draghi e anche la campagna elettorale hanno creato un solco di cui dobbiamo prendere atto. Davanti alla demolizione del reddito di cittadinanza, all’innalzamento del tetto al contante, che strizza l’occhio ai pagamenti in nero, terreno fertile alla criminalità, davanti ad un nuovo rinvio di plastic tax e sugar tax, il problema è il Partito Democratico o solo l'inceneritore di Roma? Mi adeguo, ma dissento.
Non è la prima volta che dissente all'interno del Movimento 5 Stelle…
Ho sempre avuto il coraggio delle mie idee anche quando era difficilissimo esprimere una posizione diversa, oggi che il M5S è più maturo e c'è più dibattito continuo a dire la mia anche quando sono in minoranza.