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Livello inquinanti e diossine sotto controllo dopo l’incendio del Tmb di Malagrotta, dice l’Arpa

Le analisi dell’Arpa non hanno rilevato particolari peggioramenti sulla qualità dell’aria nell’area di Malagrotta dopo l’incendio divampato il 24 dicembre all’interno del Tmb1.
A cura di Enrico Tata
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In seguito all'incendio che ha gravemente danneggiato il Tmb1 di Malagrotta non sono stati rilevati particolari peggioramenti sulla qualità dell'aria. Lo ha detto Tommaso Aureli, il direttore generale dell'Arpa Lazio, l'agenzia regionale per la protezione ambientale, nel corso di un'audizione in commissione parlamentare Ecomafie.

Aureli ha spiegato ai membri della commissione che "Il 24 siamo stati allertati dai vigili del fuoco. La nostra squadra si è recata sul posto e ha posizionato due campionatori per la qualità dell'aria per cercare microinquinanti e diossine. Sin dal giorno dopo siamo usciti con un bollettino sulle polveri sottili: in nessuna delle centraline fisse i valori del Pm10 hanno subito variazioni, non ci sono stati impatti su questo parametro e non hanno superato il limite giornaliero stabilito. Rispetto ai dati delle diossine non c'è stata una variazione sostanziale forse perché l'incendio è durato poco, è stato spento in 18 ore".

L'incendio alla Ciampino Ecologia, divampato a luglio del 2023, durò oltre cinque giorni e, ha spiegato Aureli, "diede valori sin dal primo giorno più elevati rispetto a Malagrotta. Se l'incendio ha caratteristiche di produrre diossine, dunque è misurabile".

Intanto continuano le indagini degli inquirenti per accertare le cause dell'incendio scoppiato lo scorso 24 dicembre. "E' chiaro che qualche dubbio dobbiamo porcelo" ma "speriamo che presto gli inquirenti, o chi è deputato alle indagini, possa fornire adeguate risposte", ha dichiarato l'assessore alla Mobilità, trasporti, tutela del territorio, ciclo dei rifiuti, demanio e patrimonio della Regione Lazio, Fabrizio Ghera, ascoltato anche lui in Commissione Ecomafie.

In merito agli effetti dell'incendio, l'assessora capitolina all'Ambiente, Sabrina Alfonsi, ha spiegato che "subito dopo l’incendio di Malagrotta, grazie a un accordo siglato tra Ama e le organizzazioni sindacali, è stato predisposto il potenziamento delle capacità di trattamento degli impianti di Ponte Malnome e Via dei Romagnoli e l’impiego del personale aggiuntivo che operava a Malagrotta, oltre alla disponibilità degli impianti accordata da altre regioni come l’Emilia Romagna". Questo, secondo Alfonsi, ha scongiurato una nuova crisi nella raccolta dei rifiuti.

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