17 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Torpignattara, lite per un pallone si trasforma in raid punitivo: insulti razzisti e un ferito alla gola

Litigano per un pallone e scoppia la rissa: genitori intervengono in difesa dei figli minorenni e vengono aggrediti a bottigliate. Ipotesi aggravante dell’odio razziale.
A cura di Beatrice Tominic
17 CONDIVISIONI
Immagine

Stavano giocando a pallone quando è scoppiata la lite: è successo a Torpignattara, verso le 21, a largo Sangalli. Nella piazza oltre al gruppo di ragazzini di origini straniere che stava giocando, anche qualche giovane, una decina di ragazzi italiani. Sono proprio questi ultimi che, lanciando insulti razzisti ai ragazzini, stando a quanto ricostruito, avrebbero rubato il pallone, nascondendolo senza restituirlo. Così sarebbero intervenuti i genitori dei ragazzini, originari dell'India e del Bangladesh.

E a quel punto è scoppiata la rissa: calci, pugni e vetri di bottiglia, insieme ad insulti razzisti. Per questo si ipotizza che il movente, prima del comportamento da bulli poi dell'aggressione, possa essere scaturito da un movente razziale.

L'aggressione a Torpignattara

Dopo aver nascosto il pallone al gruppo di bambini e ragazzini di seconda generazione, sono intervenuti tre dei loro genitori. Hanno chiesto ai giovani ragazzi, una decina di italiani, di restituire il pallone ai figli. Ma in risposta hanno ricevuto insulti razzisti, calci e pugni. Due di loro, addirittura, sono stati colpiti da un collo di bottiglia.I tre sono rimasti a terra, sull'asfalto, sanguinanti e doloranti per le ferite.

L'arrivo dei soccorsi: come stanno i genitori colpiti

L'allarme è scattato subito. Sul posto, non appena allertati sono arrivati i carabinieri che hanno allertato anche i soccorsi sanitari. Mentre loro aprivano le indagini, hanno raggiunto il luogo dell'aggressione anche gli operatori del pronto soccorso sanitario del 118 con le ambulanze. Due dei genitori aggrediti sono stati portati all'ospedale San Giovanni, accoltellati con un coccio di bottiglia alla gola. L'altro al Vannini. Fortunatamente, però, le persone colpite non si trovano in gravi condizioni.

Come sta la persona colpita al collo

A trovarsi nelle condizioni più critiche un cittadino indiano ferito alla gola domenica scorsa: è stato dimesso dall'ospedale Vannini con 25 giorni di prognosi. Fortunatamente le ferite riportate con un collo di bottiglia rotto non hanno colpito i punti vitali.

Le indagini in corso

Nel frattempo i militari continuano i loro accertamenti sul territorio. La speranza, setaccando l'intera zona, è quella di rintracciare nel minor tempo possibile i responsabili che, secondo quanto ipotizzato, avrebbero agito spinti da motivi razziali, come dimostrerebbero gli insulti razzisti che sono stati rivolti nei loro confronti. Al vaglio le immagini riprese dalla telecamere della zona.

Le reazioni

"Sono intollerabili gli insulti razzisti contro bambini che giocavano a pallone e le violenze contro alcuni immigrati di origine indiana e bengalese. Un'aggressione di stampo razzista e squadrista che condanniamo fermamente – dicono dal gruppo consiliare del Partito Democratico in Campidoglio – I violenti non hanno cittadinanza a Roma, vanno subito isolati e perseguiti. È necessario ribadire che non c'è spazio nella nostra città per l'odio, la violenza e la discriminazione. È un limite che non va oltrepassato, mai", concludono, confermando la loro presenza oggi al presidio al Parco Sangalli organizzato da Arci e Anpi di Roma.

Non tarda a prendere parole la consigliera regionale del Lazio e Coordinatrice della segreteria nazionale del Partito Democratico Marta Bonafoni: "L'aggressione e gli insulti razzisti, subiti da bambini e famiglie di origine indiana e bengalese, nella serata di domenica a Torpignattara, sono un episodio grave. Non solo per la violenza, ma anche per il clima culturale di odio e intolleranza – scrive in una nota – Serve una risposta ferma e adeguata da parte delle istituzioni democratiche: mi unisco anche io alla richiesta rivolta dall'Anpi al ministro Piantedosi affinché i responsabili vengano prontamente individuati e consegnati alla giustizia. La Repubblica, nata dalla lotta antifascista e dal rifiuto delle logiche razziali proprie del regime, non può tollerare episodi come questo. Soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo".

Si aggiunge, inoltre, anche il commento del segretario regionale di Sinistra Italiana Danilo Cosentino. "È agghiacciante. Nella realtà difficile del quartiere atti di violenza sono purtroppo quasi all'ordine del giorno, ma le dinamiche di questo episodio sono indice di quanto l'intolleranza e la sfrontatezza nel metterla in pratica siano drammaticamente aumentate – scrive in una nota – Auspicare più sicurezza, legalità e controllo non è sufficiente. Occorre con tutte le forze a disposizione fermare il degrado umano e culturale che giorno dopo giorno si manifesta con il coinvolgimento purtroppo di bambini ed adolescenti. Un degrado che trova sponda nelle affermazioni razziste, nelle parole violente e nell'avallo dell'intolleranza e del suprematismo che caratterizzano la politica delle destre che dilagano nelle istituzioni di mezza Europa", termina poi.

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views