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Litigano a una partita di calcetto, 18enne pestato da 7 ragazzi: è in ospedale per trauma cranico

Il giovane è stato portato all’ospedale Sandro Pertini, dove è stato tenuto sotto osservazione per le botte ricevute alla testa. Indaga la Polizia di Stato.
A cura di Natascia Grbic
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Un ragazzo di diciotto anni è stato pestato da un gruppo di sette ragazzi di età compresa tra diciassette e ventuno anni in seguito a una banale discussione per una partita di calcetto. Il giovane è stato soccorso da un'ambulanza del 118 e portato in ospedale, dove è stato medicato per le ferite riportate e trattenuto per gli accertamenti del caso.

I fatti sono avvenuti a Guidonia nel tardo pomeriggio di venerdì 7 aprile. Il giovane stava giocando con altri ragazzi nel ‘Parco di Valerio', nel quartiere di Setteville Nord. Una banale partita di calcetto a cinque che ha rischiato di tramutarsi in tragedia. I giovani hanno cominciato a litigare, forse per un fallo o un altro futile motivo, quando dalla discussione si è passati al pestaggio. Calci e pugni dati con violenza alla testa, che gli hanno procurato un trauma cranico, che i medici hanno voluto tenere sotto controllo.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Tivoli, che ora indagano sul caso e stanno cercando di risalire agli aggressori. La vittima non conosceva i ragazzi che lo hanno picchiato: era andato al parco insieme a un amico, dove aveva incontrato questi altri giovani, con cui aveva cominciato a giocare a calcetto.

"Lo hanno picchiato in sette – ha dichiarato il padre del ragazzo a TiburnoTv – L’amico è scappato per paura e nessuno dei presenti è intervenuto per fermare quelle furie. Una scena sconvolgente, gli hanno proprio voluto fare del male colpendolo ripetutamente alla testa, in ospedale i medici gli hanno diagnosticato un trauma cranico".

"Erano presenti alcuni genitori coi bambini – continua l’uomo – sono stati loro a chiamare l’ambulanza e la polizia: mio figlio aveva il naso gonfio e il volto tumefatto. Questi non sono ragazzi normali, sono criminali per questo appena mio figlio verrò dimesso presenteremo denuncia al Commissariato di Tivoli".

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