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Liste d’attesa, quali sono le Asl del Lazio dove si aspetta di più per una visita

La giunta regionale del Lazio ha stanziato 17 milioni di euro per abbattere le liste d’attesa nelle Asl. Ecco quante prestazioni attualmente le aziende sanitarie locali non riescono a garantire nei tempi previsti dalle normative.
A cura di Enrico Tata
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Immagine di repertorio
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La giunta regionale del Lazio ha stanziato 17 milioni di euro per abbattere le liste d'attesa nelle Asl. Nello specifico i soldi saranno investiti dalle Aziende sanitarie per erogare 400mila prestazioni "fuori soglia", cioè esami e visite che ad oggi superano i tempi previsti dalla normativa vigente.

Il piano del presidente Rocca ha l'obiettivo di riportare nei termini previsti tutte le prestazioni urgenti (codice U nell'impegnativa del medico, cioè quelle da effettuare entro 72 ore), brevi (B, da garantire entro 10 giorni), differite (D, da garantire entro 30 giorni per le visite e entro 60 giorni per gli accertamenti) e programmabili (P, da assicurare entro 120 giorni).

"Sono particolarmente orgoglioso del lavoro che stiamo portando avanti sulla riduzione delle liste d’attesa. Si tratta di un tema di giustizia e di qualità della vita dei pazienti: lo stanziamento di 17 milioni di euro alle Aziende Sanitarie per garantire 400mila prestazioni “fuori soglia” è un ulteriore passo avanti verso una gestione pienamente virtuosa ed efficiente delle prenotazioni sanitarie nel Lazio – il nostro obiettivo finale – secondo le linee-guida del Ministero della Salute", ha spiegato il presidente Rocca.

Tutte le aziende sanitarie del Lazio dovranno predisporre, entro 20 giorni, un Piano per l'abbattimento delle liste d'attesa e darne attuazione entro i successivi 60 giorni. Le prestazioni "fuori soglia" dovranno essere superate tenendo conto dell'ordine cronologico delle richieste di prenotazione e di ciascuna classe di priorità e attraverso queste modalità: prestazioni aggiuntive da parte delle asl, attività libero-professionale intramuraria e, da ultimo, ricorso al privato accreditato "con le strutture presenti sul territorio, motivando la mancata attivazione delle misure interne. In tal caso, le Aziende dovranno procedere all’assegnazione di un budget aggiuntivo e alla sottoscrizione di un accordo contrattuale".

Queste le prestazioni che attualmente restano "fuori soglia" per ogni Asl del Lazio e accanto il finanziamento stanziato:

  • Asl Roma 1, le prestazioni fuori soglia sono 94.141 per 3,7 milioni di euro;
  • Asl Roma 2, le prestazioni fuori soglia sono 98.770 per 4,5 milioni di euro;
  • Asl Roma 3, le prestazioni fuori soglia sono 35.772 per 1,5 milioni di euro;
  • Asl Roma 4, le prestazioni fuori soglia sono 21.753 per oltre 796mila euro;
  • Asl Roma 5, le prestazioni fuori soglia sono 22.539 per un milione di euro;
  • Asl Roma 6, le prestazioni fuori soglia sono 28.761 per 1,2 milioni di euro;
  • Asl di Latina, le prestazioni fuori soglia sono 28.171 per 1,3 milioni di euro;
  • Asl di Frosinone, le prestazioni fuori soglia sono 27.120 per un milione di euro;
  • Asl di Viterbo, le prestazioni fuori soglia sono 24.783 per 990mila euro;
  • Asl di Rieti, le prestazioni fuori soglia sono 17.698 per 840mila euro.
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