Lista civica per Gualtieri, Onorato: “Ci rivolgiamo a maggioranza silente e talentuosa dei romani”
Alessandro Onorato, eletto tra i consiglieri capitolini con la Lista Marchini, non si candiderà alle prossime elezioni comunali, ma coordinerà una lista civica a sostegno di Roberto Gualtieri. A Fanpage.it ha spiegato le ragioni che lo hanno convinto ad accettare la proposta e ad appoggiare la corsa del candidato sindaco del centrosinistra alle amministrative che si terranno tra settembre e ottobre.
Qual è il tema principale su cui impegnerete il candidato Gualtieri?
Efficienza, decoro, competitività. Deve essere la capitale d’Italia non solo sulla carta intestata ma nei fatti. Per evitare che tutto ciò sia solo uno slogan, abbiamo chiesto a Gualtieri di presentare una ampia squadra che sia in grado di centrare gli obiettivi. I romani sono stanchi di proclami e promesse.
Quale sarà l’identikit dei candidati?
Civici veri: rappresentanti dell’associazionismo, delle imprese, giovani studenti, manager, operatori del terzo settore, protagonisti del mondo culturale. I veri talenti romani che non si rassegnano.
Vi presenterete in tutti i municipi?
Certo. L’unica lista civica di Roberto Gualtieri con 375 candidati municipali.
Come giudica gli appelli al mondo civico che arrivano da diversi esponenti politici?
Ottimi. Vedo solo il rischio che usino le liste civiche come foglie di fico per coprire le solite manovre partitiche. Lungi dal demonizzare i partiti, ma è giunto il tempo di aprire realmente al contributo della società civile.
C’è un riferimento politico in questa lista oppure no?
Il nostro riferimento è Roberto Gualtieri e il programma che vogliamo mettere in campo per risolvere da subito i problemi di noi romani. Da lui abbiamo avuto le garanzie che tutto il patrimonio di idee e umano sviluppato in questi anni verrà adeguatamente valorizzato.
Come è stato coinvolto in questo progetto? Un invito di Gualtieri o una proposta spontanea?
Conosco Roberto Gualtieri da 15 anni, è lui che mi ha chiamato e coinvolto.
Carlo Calenda sta candidando nei municipi moltissime persone che si erano schierate con Alfio Marchini. Perché allora non appoggiare Calenda?
Serve un campo largo per risolvere i problemi di Roma che sono ormai piaghe sociali. Prima di scegliere Gualtieri ho incontrato una volta anche Calenda, ho ascoltato con attenzione le sue idee ed abbiamo scelto senza esitazioni Gualtieri. Ma non è il tempo delle polemiche. Ci confronteremo sui contenuti come abbiamo sempre fatto.
Perché la scelta di Gualtieri, quindi?
Per le sue capacità e per l’autorevolezza, che è per noi garanzia di indipendenza. Ha dimostrato le sue doti con i fatti, prima in Europa e poi da ministro dell'Economia in una fase drammatica per il nostro Paese.
Perché chi ha votato Alfio Marchini dovrebbe votare Gualtieri?
Perché è l’unico in campo in grado di attuare il piano industriale che avevamo per Roma. 100 soluzioni puntuali ad altrettanti drammi cittadini. E le donne e uomini che in 8 anni abbiamo formato sono pronte per essere protagoniste della rinascita di Roma.
È a quegli elettori che guardate?
Alla maggioranza silenziosa, operosa e talentuosa dei romani. Che non si riconoscono nei partiti e sono in grado di mettersi in marcia per arrestare il declino e far ripartire la città più bella del mondo. Roma deve competere con le altri grandi capitali mondiali. Abbiamo tutto qui a Roma per vincere la sfida. E Brexit ci offre una grande opportunità. Roma e Londra sono le uniche “città mondo”. È una occasione unica da non perdere!