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L’inviato de Le Iene Nicolò Devitiis aggredito a calci e pugni da un tassista a Roma

L’inviato delle Iene aggredito a Termini. “È vergognoso, vi chiedo scusa a nome del Comune di Roma”, ha commentato l’episodio l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè.
A cura di Enrico Tata
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L'inviato de Le Iene Nicolò Devitiis è stato aggredito a calci e a pugni da un tassista all'esterno della stazione Termini di Roma. "È vergognoso, vi chiedo scusa a nome del Comune di Roma", ha commentato l'episodio l'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè. "Ci sono alcune zone di Roma dove è necessario maggiore controllo da parte delle forze dell'ordine", è l'appello rivolto dall'assessore al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. E al ministro Salvini l'assessore Patanè ha chiesto di inserire nella nuova legge che regola il trasporto su taxi un articolo che consenta con più facilità la revoca della licenza per i trasgressori delle regole.

Il primo incontro tra Devitiis e il tassista-aggressore risale a febbraio 2023, quasi due anni fa. L'inviato delle Iene lo sorprese ad aspettare clienti in via Giolitti, all'uscita laterale della stazione Termini. In quell'occasione intervenne una pattuglia di agenti della polizia locale e il tassista se ne andò. Qualche giorno dopo De Vitiis tornò alla stazione Termini e ritrovò lo stesso tassista. A gennaio 2024 un'altra aggressione, sempre da parte dello stesso uomo, e nuove minacce. Pochi giorni fa l'ultimo incontro, sempre in via Giolitti, con il tassista che ancora una volta cercava di procacciare clienti illegalmente accanto all'entrata della stazione.

Perché accade questo? Un agente della polizia locale di Roma lo spiega a Devitiis: "Comandano loro, perché sono compatti e votano in maniera compatta. E poi noi quante volte li possiamo fermare? Tre volte all'anno? Significa 60 euro circa per ogni multa, ma a loro mettersi lì frutta centinaia di euro in più. Quindi la multa la mettono in conto. Facciamo molte sospensioni per il mancato uso del pos, ma si tratta di sospensioni di cinque giorni. Semplicemente la usano come vacanza, come riposo. Alcuni hanno 15 verbali, ma il gioco per loro vale la candela".

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