video suggerito
video suggerito

L’hotel Sheraton licenzia i suoi 164 dipendenti: “L’azienda rifiuta gli ammortizzatori sociali”

Sono in attesa della lettera di licenziamento i 164 dipendenti dell’hotel Sheraton, che resteranno senza lavoro. Ieri l’ultimo incontro tra le parti durante il quale l’azienda che lo gestisce si è dichiarata contraria agli ammortizzatori sociali ed altre proposte a tutela dei lavoratori.
A cura di Alessia Rabbai
61 CONDIVISIONI
Manifestazione contro i licenziamenti collettivi all'Hotel Sheraton
Manifestazione contro i licenziamenti collettivi all'Hotel Sheraton

La società che gestisce l'hotel Sheraton licenzierà 164 dipendenti e si è dichiarata contraria ad ogni richiesta di interventi alternativi. Ieri c'è stato l'ultimo incontro al quale hanno preso parte l’assessore al Lavoro, Claudio Di Berardino e l’assessore al Turismo, Valentina Corrado, l'avvocata Giulia Sforza della Regione Lazio, Federalberghi, la società che gestisce l'hotel Larimar e il sindacato. Un incontro online al quale parallelamente si è svolto un presidio simbolico davanti  la Regione dalle ore 11 alle 14. Una trattativa durata cinque lunghe ore, al termine della quale l'esito è stato negativo, ad essere negato anche un punto d'incontro, che portasse almeno a tutelare i lavoratori più anziani prossimi alla pensione e i più svantaggiati. Così 164 dipendenti, tra i quali ci sono persone che prestano servizio per l'albergo di viale del Pattinaggio da trent'anni, coppie che vedono in questa attività l'unica fonte di reddito famigliare e altre, ognuna con la propria storia e difficoltà, resteranno a casa senza lavoro.

"Il problema è stato lo sblocco dei licenziamenti"

"La società ha rifiutato ogni considerazione riguardo agli ammortizzatori sociali. Inizialmente aveva la scusa che questi soldi concretamente non fossero sul tavolo, ma ora ci sono e comunque ha detto di no – ha detto Mauro Boiani, uno dei dipendenti dello Sheraton, che ha commentato l'esito dell'incontro con Fanpage.it – Sono state messe messo in campo tutte le possibilità, sono arrivati decreti attuativi del Governo, la Regione Lazio si è anche impegnata a coprire gli eventuali costi aggiuntivi per le aziende di quando un lavoratore va in ammortizzatore sociale – continua – Nonostante queste problematiche siano state concretamente risolte, la società ha detto che non era interessata. Loro non vogliono noi, è questo il punto. Il problema che ci ha portati a questa situazione è stato lo sblocco dei licenziamenti".

Regione Lazio: "Mancato accordo che fa male"

Sulla vicenda sono intervenuti l’assessore al Lavoro, Claudio Di Berardino e l’assessore al Turismo, Valentina Corrado, che hanno definito quello avvenuto ieri "un mancato accordo che fa male, soprattutto ai 164 lavoratori che saranno licenziati nonostante tutti gli sforzi che come Regione Lazio abbiamo messo in campo – si legge in una nota congiunta –  L’azienda si è mostrata indisponibile a ogni richiesta, indisponibile a valutare qualsiasi strumento alternativo ai licenziamenti annunciati, a partire dagli ammortizzatori sociali, che per il settore alberghiero hanno trovato conferma anche nel recente decreto e nella circolare 18 marzo del Ministero del Lavoro. Indisponibile anche di fronte alla notizia del tavolo convocato per il prossimo 5 aprile dai ministri Orlando e Garavaglia con Regione Lazio, Comune di Roma e con le parti sociali per affrontare la crisi del turismo nella Capitale”.

Sindacati: "Brutta pagina per il settore"

"La volontà della proprietà è stata licenziare e non per governare la ristrutturazione. E’ stata una scelta orientata semplicemente alla sostituzione dei propri dipendenti. Stesso copione per Majestic: nessuna soluzione è stata davvero presa in considerazione. Una brutta pagina per il settore, tenuto anche conto del ruolo giocato da Federalberghi, l’associazione di categoria che rappresenta tutte le 4 strutture che attualmente licenziano o intendono licenziare con queste modalità”. Così in una nota Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs.

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views