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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

L’ex presidente Amato ha citato anche il caso Emanuela Orlandi: “Non sappiamo praticamente nulla”

L’ex presidente del Consiglio ha parlato di “situazioni importanti rispetto alle quali abbiamo la percezione di una verità fasulla o incompiuta”. Parole, quelle dell’ex premier, giudicate importanti da Pietro Orlandi.
A cura di Enrico Tata
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Dopo l'intervista rilasciata a La Repubblica sul caso di Ustica, Giuliano Amato ha organizzato una conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti in merito alle sue parole. L'ex presidente del Consiglio ha parlato di "situazioni importanti rispetto alle quali abbiamo la percezione di una verità fasulla o incompiuta". E ha citato esplicitamente il caso della scomparsa di Emanuela Orlandi: "È impressionante: nonostante ora il Pontefice abbia detto che dobbiamo arrivare alla verità, non sappiamo praticamente nulla. La pacificazione con la storia finisce per arrivare il giorno in cui questi misteri si disciolgono in una verità accertata e accettata ed è vero che, nella nostra storia, ne abbiamo di ancora incomplete".

Parole, queste di Amato, definite importanti dal fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, che all'agenzia AdnKronos ha dichiarato: "È un ex premier e partendo da Ustica e dalla strage di Bologna ha citato espressamente il caso di Emanuela Orlandi parlando di vicende in cui le verità sono ‘ancora incomplete'. A questo punto credo non ci siano più dubbi sulla necessità di istituire la Commissione parlamentare sul caso Orlandi e penso che le parole di Amato rappresentino una spinta decisiva in questo senso".

Lo scorso marzo la Camera dei deputati ha approvato all'unanimità la proposta di istituire una commissione bicamerale d'inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori. Il Senato, tuttavia, ancora non ha dato il via libera e attualmente il voto sul provvedimento non è stato inserito in calendario. Anzi, sulla possibilità di successo dell'iniziativa c'è chi comincia a nutrire forti dubbi.

"Non riuscire ad istituire la commissione rappresenterebbe una debolezza e un'incapacità di svolgere pienamente la propria funzione di rappresentanza popolare anche perché questa vicenda tocca la sensibilità popolare e il sentimento di tanta gente", ha dichiarato a Fanpage.it lo scorso giugno Roberto Morassut, deputato del Partito Democratico e primo firmatario della proposta della commissione bicamerale.

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