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L’ultras della Lazio di estrema destra candidato con Fratelli d’Italia che imbarazza Enrico Michetti

Il tatuatore ultras della Lazio Francesco Cuomo è tra i candidati come consigliere comunale in lista con Fratelli d’Italia accanto all’aspirante sindaco del centrodestra Enrico Michetti alle elezioni. “L’Arte come rivoluzione sociale e anche politica” scrive su Facebook annunciando la sua candidatura.
A cura di Alessia Rabbai
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Tra i candidati che sostengono l'aspirante sindaco del centrodestra Enrico Michetti nella lista di Fratelli d'Italia alle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre c'è Francesco Cuomo, ex capo ultras della Lazio. Cuomo di mestiere fa il tatuatore con uno studio a Prati e ha tatuato diversi calciatori, tra i quali Paolo Di Canio, allenatore ed ex attaccante. Tatuaggi che riempiono anche il suo corpo. Tra disegni geometrici e di animali a colori e in bianco e nero compare la scritta Werwolf sull'avambraccio destro che richiama l'operazione nazista del comandante delle SS, Heinrich Himmler, contro l'avanzata degli Alleati e il quartier generale dell'Oberkommando in Ucraina ma anche il comix Werewolf by night che ha come protagonista un licantropo. Una candidatura per la quale chiama in causa le poesie di Trilussa, le canzioni di Gabriella Ferri, le illustrazioni del Pinelli e i fumetti di Michele Rech. Cuomo conta tra le sue conoscenze Fabrizio Piscitelli, il capo degli Irriducibili della Lazio ucciso al Parco degli Acquedotti il 7 agosto di due anni fa insieme al quale è immortalato in una foto pubblicata sul Twitter che risale a sette anni fa, nell'ormai lontano 2014 quando la Lazio ha vinto la Coppa Italia.

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L'annuncio della sua corsa accanto a Michetti lo scorso 20 agosto: "Ho firmato ufficialmente l'accettazione alla candidatura nella lista di Fratelli d’Italia al Consiglio comunale di Roma – si legge in un posti pubblicato su Facebook – Ammetto che ero emozionato come ogni qualvolta ho intrapreso un nuovo capitolo della mia vita. Sono motivato e fiducioso. Ho appena stappato il pennarello…ora iniziamo a ridisegnare". Cuomo parla della sua candidatura con esplicito riferimento all'Arte come tassello mancante per valorizzare la Città Eterna: "L'artista ha da sempre raccontato la società o spesso, anche, dettato le linee guida al cambiamento. Ha raccontato ciò che stava per divenire, ma che agli occhi della gente ancora non si palesava. Se la politica fosse fatta dagli artisti si avrebbe di sicuro una città più bella, più sensibile ed aperta, molto meno statica e grigia. Scelgo di vivere questa mia candidatura con l'occhio dell'artista. Scelgo di viverla con la passionalità d'essa! Di matematici, economisti, sociologi e dottorati vari, ne abbiamo in quantità e per fortuna aggiungo io, quelli servono sempre. Mancava però la voce dell'Arte, quella sensibilità che solo ad essa è concesso percepire una certa anima di Roma. Ridisegnamo Roma appunto! Questa volta proviamo a viverla con occhi creativi e perché no…sognatori. Hai visto mai che servano anche a questa Benedetta città!".

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