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L’ex braccio destro di Virginia Raggi, Raffaele Marra, condannato in appello a 2 anni di reclusione

Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio e braccio destro della sindaca di Roma, Virginia Raggi, è stato condannato a due anni di reclusione dai giudici della terza corte di appello di Roma. In primo grado Marra era stato condannato a 3 anni e 6 mesi. Marra è accusato di corruzione.
A cura di Enrico Tata
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Raffaele Marra, ex capo del personale del Campidoglio, è stato condannato a due anni di reclusione dai giudici della terza corte di appello di Roma. In primo grado Marra era stato condannato a 3 anni e 6 mesi. L'ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi è indagato per corruzione insieme all'imprenditore Sergio Scarpellini, morto a novembre del 2018. Secondo i pm Scarpellini avrebbe consegnato 370mila euro a Marra, all'epoca direttore dell'ufficio delle Politiche abitative del Comune di Roma, per l'acquisto di un appartamento in zona Prati Fiscali intestato alla moglie di Marra. Secondo gli inquirenti si trattava di una vera e propria tangente. Secondo la difesa, invece, era soltanto un prestito tra amici.

Il rapporto tra Marra e Virginia Raggi

La sindaca Raggi ammise di essersi fidata di Marra: "Aveva un curriculum di tutto rispetto, veniva dalla Guardia di Finanza, era una persona plurilaureata. Ho commesso un errore, alla luce di quello che la Procura sta scoprendo, ho commesso un grave errore di valutazione. Se potessi tornare indietro, non lo rifarei. Ma ora è un capitolo chiuso e abbiamo sottoposto a verifica tutti i suoi atti". Secondo l'ex capo di gabinetto del Campidoglio, Carla Raineri, Virginia Raggi era la "zarina" e Marra il suo "Rasputin", definizione coniata per sottolineare il ruolo di quest'ultimo come fidatissimo consigliere della prima cittadina.

Sindaca a processo per falso a causa dei fratelli Marra

Raggi è stata accusata di falso per la nomina del fratello dell'ex braccio destro, Renato, come capo del dipartimento Turismo del Campidoglio. La sindaca è stata assolta e la sentenza è passata in giudicato. Secondo l'accusa, Raggi dichiarò il falso quando affermava di avere nominato Marra in assoluta autonomia. In realtà sarebbe stata d'accordo con Raffaele. Sia i giudici di primo grado che di appello, tuttavia, hanno contestato questa ricostruzione e hanno assolto la sindaca. Per la corte la prima cittadina sarebbe stata tradita dai fratelli Marra e avrebbe agito in buonafede.

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