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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

L’esorcista di Civita Castellana spiega come la Chiesa indaga sul caso di Trevignano e non solo

Fanpage.it ha raggiunto don Jose Valdo Feitosa, che fa un lavoro particolare: l’esorcista nella diocesi di Civita Castellana, dove la commissione lavora per esprimersi sul caso di Trevignano Romano. Parla del suo ruolo nella Chiesa e di cosa può nascondersi dietro presunte “apparizioni” e “miracoli”.
A cura di Alessia Rabbai
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Statuette che piangono, presunti miracoli e apparizioni sono fenomeni sui quali la Chiesa cattolica ha tempi lunghi per esprimersi. Come per il caso di Trevignano Romano e della veggente Gisella Cardia, rispetto al quale la commissione diocesana è al lavoro per stabilire se l'evento "consta o no di soprannaturalità". Fanpage.it ha intervistato don Jose Valdo Feitosa, l'esorcista della diocesi di Civita Castellana. Lo abbiamo raggiunto in una giornata nuvolosa nella parrocchia di San Pietro nella chiesa della Santissima Trinità e Sant'Agostino a Soriano nel Cimino in provincia di Viterbo. Mentre lo intervistiamo il telefono non smette di squillare, in questo periodo lo contattano in molti. Brasiliano, dal 1992 in Italia, appartiene alla famiglia di religiosi figli di Sant'Anna. Ha spiegato come dietro a miracoli e fatti apparentemente incomprensibili, spesso attribuiti a Dio, possa in realtà "nascondersi il diavolo". La cartina di tornasole per distinguerne la natura sono i frutti che un certo fenomeno porta nel tempo.

Padre cosa pensa delle presunte apparizioni, miracoli e statuette che lacrimano a Trevignano Romano?

Non posso esprimermi sul caso di Trevignano Romano, perché al lavoro c'è una commissione diocesana, che al momento non ha richiesto il mio intervento. Ciò che posso dire, considerando le apparizioni finora storicamente riconosciute dalla Chiesa cattolica, è che ad accomunare i mistici sono doti come umiltà, prudenza, mansuetudine e semplicità. Tutto ciò che è spettacolarizzazione non ha nulla a che fare con Dio. Premesso che la Chiesa cattolica non richiede ai fedeli di credere nelle apparizioni, la Madonna se appare in un dato periodo della storia è per confermare l'evento salvifico già operato da Gesù Cristo. In quanto ai messaggi dei veggenti, qualsiasi novità che si discosti dalle Sacre Scritture è sicuramente falsa.

Dietro a miracoli e a fatti apparentemente inspiegabili per la Chiesa cattolica può nascondersi il diavolo?

A volte il diavolo "scimmiotta" ciò che fa Gesù: può fare miracoli, manomettere gli oggetti a suo piacimento, raggruppando più "poteri" insieme per creare un grande caos, che confonde le persone. Ciò che distingue l'agire del demonio da quello di Dio è la virtù:  bisogna considerare ciò che un fenomeno soprannaturale comporta, se ha risvolti positivi che conducono ad esempio alle conversioni.

Com'è l'immagine della Madonna nelle Sacre Scritture?

È mite e premurosa, mai minacciosa o cattiva e ha uno sguardo che rimanda a suo figlio. Nell'iconografia è sempre rappresentata a braccia aperte e mai chiuse, perché ci accoglie. Oppure tiene Gesù Bambino. Nelle Sacre Scritture inoltre la Madonna parla poco: accade nel Vangelo di Luca quando dialoga con l'angelo e nel Magnificat, quando parla con Elisabetta.

Chi è l'esorcista e quali caratteristiche deve avere?

La figura dell'esorcista nasce insieme alla Chiesa già dai primordi. Esiste l'Associazione Internazionale Esorcisti, che spiega ragione del ministero, limiti e risorse, di cui è presidente Francesco Bamonte e fondata dallo scomparso padre Gabriele Amorth. Il vescovo di ciascuna diocesi è l'esorcista per eccellenza, che può delegare il ministero a sacerdoti di sua fiducia. A chi diventa esorcista non vengono richiesti carismi particolari, anche se ci sono alcuni che li possiedono. Deve avere una vita di preghiera e discreta, in consonanza con la vita sacerdotale. Accanto all'esorcista, come accade a Roma e in Sicilia, dovrebbe esserci sempre un'equipe di specialisti composta da psicologi, medici, altri sacerdoti, laici che aiutino nella preghiera, perché prima di tutto un ministero di carità. Una cosa è infatti la guarigione dalle malattie, un'altra la guarigione dalle possessioni demoniache.

Chi contatta gli esorcisti?

Spesso ci portano fotografie chiedendoci "Padre cosa vede qua?" oppure "Com'è secondo lei questa persona?", confondendoci con gli "stregoni". Con noi la "magia" non c'entra nulla: noi cerchiamo di riportare in comunione con il Signore. A contattarci sono spesso persone reduci dal mondo dell'occulto, che si sono rivolte a cartomanti o maghi e che hanno assistito a fenomeni strani, che sfuggono alla loro comprensione. Hanno paura, provano un senso di vergogna e smarrimento, noi cerchiamo di farli tornare a credere in loro stessi. Il primo approccio è riconoscere se sia semplice autosuggestione oppure se ci sia dell'altro. Ma le possessioni diaboliche sono rare, nei miei dieci mesi di esorcistato finora ne ho trovata solo una e quello che ci mostrano nei film è spettacolarizzato.

Lei ha paura?

Sì la paura c'è, i primi tempi mi confessavo molto spesso. Ciò che mi aiuta è tenere sempre a mente che esercito il ministero dell'esorcistato a nome della Chiesa, ciò mi dà una grande serenità, perché so di non essere solo. Perché l'obiettivo di Satana è quello di "farci perdere" e noi esorcisti siamo degli strumenti, per riportare le persone alla vita sacramentale.

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