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Leonardo Muratovic, caccia ai killer in fuga: le indagini sull’omicidio del 26enne ad Anzio

Continuano nel riserbo più assoluto le indagini sull’omicidio di Leonardo Muratovic, il giovane accoltellato fuori un locale ad Anzio. Gli aggressori sono ancora in fuga, e al momento non sono stati ancora arrestati.
A cura di Natascia Grbic
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È ancora caccia a chi ha ucciso Leonardo Muratovic, il giovane di ventisei anni accoltellato davanti il Bodeguita Beach nella notte tra sabato e domenica. Sull'omicidio indagano la Squadra Mobile e gli agenti del commissariato di Anzio, ma per adesso nulla esce dalla bocca degli inquirenti.

Le indagini si stanno svolgendo nel massimo riserbo. Sembrerebbe che chi ha partecipato alla rissa, un gruppo di circa cinque ragazzi, si sia dato alla fuga. Tra questi ci sarebbe anche l'assassino di Leonardo. La polizia non conferma questa notizia, anche se – date le molte persone che hanno assistito alla scena – è probabile che si sappia già qualcosa sul gruppo ‘rivale' con cui Leonardo si è scontrato fuori dal Bodeguita.

C'è però un elemento che non aiuta le indagini: sembrerebbe che chi ha assistito alla scena sia restio a parlare e raccontare quanto accaduto. Tanto che il cognato di Leonardo, in un post su Facebook, li appella come "persone che hanno visto tutto e nessuno parla perché siete delle pecore infami, finti amici che ora dicono mi dispiace".

Leonardo Muratovic aveva ventisei anni, da anni faceva pugilato. C'è chi dopo l'omicidio ha parlato del problema della criminalità organizzata e dello spaccio di droga ad Anzio, dove negli ultimi tempi il livello di violenza sarebbe aumentato di molto. Non è raro vedere in quella zona bande che si fronteggiano per contendersi il controllo della piazza. Ma Leonardo era incensurato, e sembra che non avesse nulla a che vedere con l'ambiente criminale.

Per adesso ciò che si sa è che Leonardo Muratovic è stato ucciso in una rissa degenerata per futili motivi. Uno ‘sguardo di troppo', che avrebbero portato l'assassino ad accoltellare il giovane all'addome, lasciandolo in terra a morire dissanguato. Ma nei vari commenti sui social, un amico di Leonardo sostiene che chi ha aggredito il 26enne è andato proprio a chiedere di lui all'interno del locale. Se questa versione fosse vera, vorrebbe dire che Leonardo conosceva il suo assassino.

Dopo l'omicidio il padre di Leonardo ha accoltellato a sua volta due buttafuori mentre stavano andando in commissariato per fornire la loro versione sui fatti avvenuti la notte dell'omicidio. L'uomo è stato arrestato, ha dichiarato che i due avrebbero consegnato Leonardo ai suoi assassini. Parole che il personale della sicurezza del Bodeguita respinge però al mittente, asserendo di aver solo fatto il proprio lavoro quando i due gruppi hanno cominciato a creare problemi all'interno del locale.

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