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Leonardo Lamma morto a Corso Francia: chiesta l’archiviazione, per la Procura la buca non c’entra

Arriva la seconda richiesta di archiviazione per l’incidente in cui è morto Leonardo Lamma. Per la Procura e il suo consulente la caduta dalla moto non è imputabile alle condizioni della strada.
A cura di Alessia Rabbai
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Dalla pagina Facebook di Daniele Torquati, presidente del Municipio Roma XV
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La Procura di Roma vuole chiedere l'archiviazione sull'incidente stradale a Corso Francia in cui è morto il diciannovenne Leonardo Lamma il 7 aprile del 2022. La decisione arriva dopo la ricostruzione fatta dal consulente Attilio Moroni, vigile urbano e geometra, esperto di incidenti stradali, secondo il quale la strada dissestata non sarebbe responsabile della caduta della moto.

Per Moroni, che come riporta Il Corriere della Sera, ha convinto il pubblico ministero Attilio Pisani, non sussiste causa-effetto tra la buca-rattoppo del manto stradale e lo sbandamento del veicolo a due ruote. Sull'incidente in cui ha perso la vita Leonardo il pm chiede dunque l'archiviazione per la seconda volta, lo aveva già fatto a novembre 2022, ma il giudice delle indagini preliminari Claudio Carini l'aveva respinta, convinto che a farlo cadere sia stato appunto il rattoppo dell'asfalto e disponendo nuovi accertamenti.

Il diciannovenne era un caro amico di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, le due sedicenni travolte e uccise da Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, a pochi metri di distanza dal punto in cui anch'egli ha perso la vita, tutti e tre legati dallo stesso tragico destino. Leonardo la sera in cui le due amiche sono morte aveva cenato con loro.

Per Procura e consulente nessun nesso tra caduta e rattoppo

Per il consulente della Procura, che ha svolto una ricostruzione della dinamica dell'incidente, la moto di Leonardo Lamma ha iniziato a sbandare dopo venti metri la buca-rattoppo. Una conclusione alla quale sarebbero arrivati dopo aver esaminato i video, che hanno immortalato l'incidente, quando il diciannovenne ha perso il controllo del mezzo. Uno sbandamento che dunque, per la Procura e il consulente non sarebbe imputabile alle condizioni della strada.

Nell'inchiesta per la morte di Leonardo Lamma sono indagati due tecnici Acea, che si sarebbero dovuti occupare della manutenzione di quel tratto di strada. Leonardo Lamma è morto a diciannove anni, dopo aver perso il controllo della sua moto ed essersi schiantato contro lo spartitraffico.

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