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Leodori (Pd Lazio): “Gravissimo, governo taglia 2,5 miliardi del Pnrr per Roma e Sud e li sposta al Nord”

Intervista a Daniele Leodori, segretario del Pd Lazio, consigliere regionale ed ex vice presidente della Regione Lazio.
Intervista a Daniele Leodori
Segretario Pd Lazio
A cura di Enrico Tata
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Daniele Leodori, segretario del Pd Lazio, ex vice di Zingaretti e consigliere regionale, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha dichiarato che la questione del bilancio e dei debiti è seria e ha ammesso che sulla sanità il deficit è talmente grave che si rischia un nuovo commissariamento. Ma l'attuale amministrazione sostiene che la situazione economica della Regione è una vostra responsabilità…

Non possono fare finta di non conoscere i bilanci precedenti, perché sono certificati dalla Corte dei Conti. Non è certamente una situazione sconosciuta, ma certo è una situazione di forte criticità che parte da molto lontano, con un indebitamento molto importante, che in questi dieci anni abbiamo ridotto. Ma non ci sono incertezze sul bilancio, ci sono i rendiconti della Corte dei Conti a certificarlo. A me stupisce questa continua sottolineatura da parte della giunta Rocca: il bilancio, ripeto ancora, è certificato e non può essere una sorpresa, come invece lo fu per noi nel 2013. Rispetto alla sanità, è una situazione che va tenuta sotto controllo, monitorata, ma anche questa non è certo ignota. Sul possibile commissariamento, ci sarà un tavolo tecnico in cui si dovranno certificare i bilanci sanitari della Regione anche negli anni del Covid, con impegni economici sicuramente superiori a quelli ordinari, che possono aver prodotto un aumento dei costi complessivi nella gestione della Sanità. Ma ritengo che non ci dovrebbe essere il rischio di un nuovo commissariamento.

È stato eletto da poco nuovo segretario del Pd Lazio. Il suo avversario alle primarie, il consigliere capitolino Angelucci, ha sostenuto che questo congresso si sia contraddistinto “per conservare le rendite di posizione” interne al Pd. Come risponde? Del resto anche il congresso di Roma si è concluso con la ratifica dell'elezione di un unico candidato, Enzo Foschi…

La nuova segreteria regionale e i ruoli apicali testimoniano una impostazione è nel segno dell'esperienza, più che della continuità, ma anche e soprattutto nel segno dell'innovazione, visto che i tre vicesegretari sono espressione dei Giovani Democratici e di realtà nuove che stanno emergendo nel territorio regionale, che abbiamo voluto valorizzare con posti di responsabilità in modo da dare un segnale di rinnovamento importante. Oltre a questo, e mi sembra un aspetto importante da sottolineare, abbiamo voluto mettere in evidenza un'idea unitaria al partito, un'unità sostanziale e non soltanto di facciata.

Come giudica l’operato del sindaco Gualtieri a Roma? Tutto il Pd lo appoggia con convinzione?

Il sostegno all'azione del sindaco è davvero convinto da parte del Pd. Per Gualtieri, per la sua giunta e per il programma che sta provando a realizzare, di risoluzione radicale di alcuni problemi importanti di questa città. Tutto il Pd è impegnato alla valorizzazione di questo lavoro e nell'evidenziare questa azione amministrativa svolta in profondità. Il primo anno e mezzo di amministrazione non ha fatto emergere risultati eclatanti. Ma non potrebbe essere altrimenti, perché quando si affrontano problemi radicali, le soluzioni sono di medio periodo e non immediate. Ma siamo convinti che in prospettiva sarà un lavoro utilissimo per migliorare le condizioni di vita dei cittadini di Roma.

Però l'operato del sindaco, soprattutto in queste settimane, non è giudicato positivamente dai nostri lettori: dai problemi sui rifiuti a quelli del trasporto pubblico…. Serve un cambio di marcia? C'è un problema di comunicazione?

Più che un problema di comunicazione, si tratta di far comprendere quanto faticoso sia stato il lavoro fatto in questo anno e mezzo e come si stia tentando di risolvere in profondità i problemi. È chiaro, ma è così ovunque, la parte iniziale del mandato è sempre la più difficile, perché i cittadini si aspettano stravolgimenti nell'immediatezza, ma invece arriveranno più in là nel tempo. Noi siamo convinti che l'azione amministrativa di questa giunta porterà ai risultati sperati.

 Con la rimodulazione dei progetti del Pnrr sui Trasporti, avete denunciato, milioni di investimenti per Roma, per il Lazio e in generale per il Sud Italia sono stati spostati dal Governo al Nord. Ci spieghi meglio.

Si tratta di una cosa, purtroppo, molto negativa, che ci dà l'idea di cosa intende il governo per autonomia differenziata: allargare ancora di più le differenze tra le diverse zone del Paese. Questo è un meccanismo che combatteremo con convinzione e contrasteremo con tutte le nostre forze e tutti gli strumenti politici a nostra disposizione. Portare risorse del Sud del Paese in altre zone è gravissimo. Il Pnrr, del resto, era stato immaginato per ridurre le distanze tra le regioni, in termini di infrastrutture, di servizi alle persone e alle famiglie. In questo senso, quindi, togliere queste risorse sulle infrastrutture, e in particolare mi riferisco ai collegamenti ferroviari, sia a Roma (ad esempio la chiusura dell'anello ferroviario di Roma, la Capannelle-Ciampino, la Roma-Viterbo e la Lunghezza-Guidonia), nel Centro e anche al Sud, a noi sembra un errore che dimostra l'incapacità di chi ci governa nel portare avanti un piano di rilancio necessario al futuro di questo Paese.

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