Le unioni civili potranno essere celebrate anche nei municipi di Roma
Le unioni civili potranno essere celebrate a breve anche nei municipi. Lo hanno dichiarato le consigliere Michela Cicculli di Sinistra Civica Ecologista, Nella Converti del Partito Democratico e Tiziana Biolghini di Roma Futura. La proposta sarà sottoposta al voto dell'assemblea capitolina il 17 maggio, in occasione della Giornata internazionale contro l'omolesbobitransfobia.
"Abbiamo affrontato questa mattina nelle Commissioni Congiunte Pari Opportunità e Politiche Sociali l’ipotesi di celebrare le Unioni Civili anche presso le sedi municipali, per rendere più facilmente praticabile l’esercizio di questo diritto – dichiarano le consigliere – e celebrazioni registrate nel 2022 sono state 280 e abbiamo verificato che non vi sono ostacoli per la realizzazione di tale obiettivo, la procedura è già percorribile in base al Regolamento sul Decentramento di Roma Capitale, come ha sottolineato l’assessore Catarci, e gli uffici ci hanno assicurato che non esistono ostacoli di natura amministrativa".
Il primo ad approvare un atto per la celebrazione delle unioni civili è stato l'unico municipio di destra della capitale, il VI. La proposta avanzata dai dem è stata approvata anche dalla maggioranza, dando così il via alle richieste degli altri territori. Al momento, infatti, le unioni civili si possono celebrare solo all'anagrafe centrale di via Petroselli, nella Sala Rossa del Campidoglio e nel complesso Vignoli Mattei. In via eccezionale è possibile anche presso la propria abitazione, ma solo per motivi di salute, presentando prima il certificato medico. A breve, la strada potrebbe essere aperta anche per i municipi.
