Le suore scoprono 70mila api nascoste nell’intercapedine del convento
Avevano scelto come luogo per costruire il loro alveare il convento della Congregazione Figlie del Calvario in zona La Giustiniana, nel quadrante Nord di Roma. A scoprire l'operosità di settantamila api nel costruire le migliaia di celle è stata la madre superiora suor Maria. Lo scorso anno lei stessa aveva coraggiosamente accarezzato le api di uno sciame arrivato in giardino. Non è infatti la prima volta che le api scelgono il convento, in quel frangente si erano fermate un po' per rifocillarsi prima di ripartire.
Le api nell'intercapedine avevano costruito 15 favi
Questa estate invece le api hanno deciso di restare, ‘soggiornando' in convento per costruire l'alveare. E sono entrate proprio dentro, mettendosi all'opera con ben quindici favi nell'intercapedine al quarto piano. La loro presenza numerosa ha fatto preoccupare le suore, così la madre superiora ha chiesto aiuto. Ad intervenire è stato l'esperto etologo ‘acchiappa animali' Andrea Lunerti, che si sposta avanti e indietro tra Roma e provincia per recuperare animali selvatici e non e metterli in sicurezza. La madre superiora gli ha telefonato dicendogli di essere molto preoccupata e di non sapere come gestire la situazione.
Le api aspirate e portate in un rifugio
La suora non voleva infatti far loro del male, ma al tempo stesso temeva per l'incolumità delle consorelle. Lunerti è intervenuto nel convento e, indossando la sua tuta protettiva, si è messo al lavoro: ha aspirato le api dall'intercapedine con un apposito macchinario e le ha portate al sicuro nel Rifugio del Lupo a Morlupo. Lunerti si è poi intrattenuto con lei suore in cucina, dove hanno filtrato e recuperato il miele dai numerosi favi.