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Giubileo 2025

Le statue da grigie a bianco splendente, riapre il Ponte degli Angeli a Castel Sant’Angelo

Dopo circa tre mesi di restauro, riapre il ‘Ponte degli Angeli’ con le dieci sculture in marmo, cinque per lato, che raffigurano gli angeli con gli strumenti della Passione.
A cura di Enrico Tata
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Grazie a un accurato restauro durato poco meno di sette mesi, per  un costo complessivo di circa 960mila euro, il ‘Ponte degli Angeli' con le dieci sculture in marmo, cinque per lato, torna all'antico splendore. Ieri è stato inaugurato un altro cantiere terminato in vista del Giubileo 2025.

Le statue scelte da Gian Lorenzo Bernini, designato supervisore del ponte nel 1667 da papa Clemente IX Rospigliosi, raffigurano gli angeli con gli strumenti della Passione. L'intervento di restauro è stato progettato e diretto dalla Sovrintendenza Capitolina nell'ambito del programma di interventi PNRR – Caput Mundi, è durato 208 giorni, rispetto ai 231 previsti da contratto.

Il ponte originale, che collega Castel Sant'Angelo (ex mausoleo di Adriano) al centro storico, fu costruito a Roma nel 134 dall'imperatore Adriano, ma è stato profondamente trasformato da Clemente IX. Le dieci statue raffigurano:

  • Angelo con la colonna
  • Angelo con i flagelli
  • Angelo con la corona di spine
  • Angelo con il sudario o Angelo con il Volto Santo
  • Angelo con la veste e i dadi
  • Angelo con i chiodi
  • Angelo con la croce
  • Angelo con il cartiglio
  • .Angelo con la spugna
  • Angelo con la lancia

L'obiettivo, si legge in una nota del Campidoglio, "è stato quello di rallentare i processi di degrado attraverso una serie di attività come la stuccatura temporanea delle statue per prevenire danni durante la pulizia, il consolidamento delle superfici, la rimozione meccanica di depositi superficiali, la disinfezione per rimuovere piante infestanti. Il consolidamento ha comportato il distacco e l'incollaggio di frammenti pericolanti, il ripristino dell'adesione in caso di esfoliazione, il riassemblaggio di parti staccate mediante perni e staffe e l'integrazione di parti mancanti con malte di calce e tassellature. La revisione estetica ha compreso l'equilibratura delle superfici e l'applicazione di un protettivo appropriato; sulle superfici in travertino e basalto è stata eseguita la pulitura mediante lavaggio controllato e la rimozione della vegetazione infestante. Le superfici metalliche delle grate dei parapetti sono state sottoposte a revisione e trattate con prodotti antiossidanti. A settembre anche il Dipartimento dei Lavori Pubblici aveva effettuato un intervento di edilizia acrobatica per la rimozione del verde infestante".

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