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Le regole sulle rapine per i dipendenti di Poste Italiane: “Non reagite e non ostacolate i ladri”

Un’insieme di nuove regole fornite dall’azienda per i dipendenti delle Poste dopo i colpi degli ultimi mesi: dalla vigilanza armata al sistema di video analisi predittiva.
A cura di Rosario Federico
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L'ufficio postale di via di Casal Bruciato.
L'ufficio postale di via di Casal Bruciato.

Un vademecum anti rapina per i dipendenti degli uffici postali, a cominciare dal controllo dei locali fino alla vigilanza armata e al sistema di video analisi predittiva per comprendere in anticipo le intenzioni di un potenziale rapinatore. Sono alcune delle regole indicate dall'azienda per gli impiegati da seguire in contrasto all'escalation di colpi avvenuta negli ultimi mesi: ben 24 su 48 dal 2022 sono stati messi a segno da ottobre dello scorso anno. Inoltre Roma è terza in Italia tra le città italiane con il più alto tasso di criminalità.

I consigli per i dipendenti

"Non prendere iniziativa e non porre resistenza, attieniti alle indicazioni fornite dai rapinatori e alle procedure aziendali", così l'azienda prova a tutelare con alcuni consigli pratici i suoi clienti dai colpi messi a segno nell'ultimo periodo, come riportato dal Corriere della Sera. "Concentrati sui particolari di un rapinatore, in questo modo controlli le tue emozioni mantenendo un distacco, osserva i particolari e non parlare ai rapinatori se non viene richiesto da loro – spiega il vademecum – non bloccare le uscite e non ostacolare l'allontanamento dei ladri". E ancora altre indicazioni per il controllo dei locali: da botole, cunicoli, lavori edili nei pressi dell'ufficio fino all'utilizzo di paratie mobili blindate a ghigliottina per non permettere l'utilizzo di esplosivi nelle casse bancomat.

La rapina all'ufficio postale in pieno giorno

L'ultimo colpo nelle poste italiane nella Capitale ha portato una refurtiva da 300mila euro. Nella giornata di martedì 4 giugno, due uomini hanno fatto irruzione nell'ufficio delle Poste Italiane in via Casalecchio di Reno 37 a Vitinia, un quartiere nel quadrante sud della Capitale. Il primo si è avvicinato all'entrata dell'ufficio facendo finta di stare a telefono.

Una volta entrato ha minacciato i clienti e i dipendenti con una pistola, l'altro invece si è fatto dare i contanti e poi si è fatto aprire il caveau in ufficio. I due rapinatori sono scappati via con il bottino da 300mila euro. Si sono allontanati prima a piedi e poi su uno scooter verso la stazione di Vitinia.

Direttore preso in ostaggio e minacciato in via Sicilia

Un altro episodio di rapina a mano armata è avvenuto venerdì 24 maggio a Roma. Un uomo armato e con il volto coperto ha fatto irruzione nell'ufficio postale di via Sicilia prendendo in ostaggio il direttore e minacciando un'impiegata. La sua richiesta era chiara: avrebbero dovuto consegnargli tutto l'incasso disponibile o gli avrebbe sparato.

Il ladro però è riuscito a portare via solo poche centinaia di euro perché la cassaforte era dotata di temporizzatore, cioè di un dispositivo che richiede dei tempi di attesa prestabiliti per l'apertura. L'uomo è riuscito a far perdere le proprie tracce, ma le forze dell'ordine sono sulle sue tracce.

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