Le regole sulla Fascia Verde di Roma: nuovi divieti sulla Ztl, a fine luglio la decisione definitiva
Il Comune di Roma ha presentato le modifiche alle nuove regole per gli accessi delle auto alla Fascia Verde di Roma, ma la decisione finale della Regione Lazio arriverà soltanto entro fine luglio. Solo allora i cittadini conosceranno l'esito finale della vicenda, ovvero se scatteranno o meno i divieti che, per ora, sono previsti e sanciti in una delibera a firma del sindaco Gualtieri.
I divieti previsti dalla prima delibera di Gualtieri sulla Fasci Verde
Dal primo novembre 2023, questo prevede la delibera tuttora in vigore, non potranno più accedere alla Fascia Verde le automobili alimentate a diesel Euro 4 nella fascia oraria 7.30-20.30. Stop anche per i veicoli commerciali N1, N2 ed N3 alimentati a diesel Euro 4 in alcune fasce orarie e stop a ciclomotori e motoveicoli alimentati a diesel Euro 3.
Ricordiamo che attualmente non possono accedere alla Ztl tutti gli autoveicoli a benzina e diesel, anche se alimentati a Gpl e metano, Euro 2 e precedenti, e tutti i veicoli diesel Euro 3.
Come il Comune di Roma vuole modificare i divieti d'accesso alla Ztl
Le nuove regole ipotizzate dal Campidoglio per attutire l'impatto sulla popolazione dei nuovi divieti prevedono il rinvio dello stop per quanto riguarda l'accesso in Fascia Verde degli Euro 4 diesel. Tuttavia, però, questi veicoli non potranno circolare nella Ztl VAM, che comprende gran parte del centro di Roma. Saranno introdotte, inoltre, due novità: il sistema Move-In, già in uso a Milano, e un Bonus ingressi.
La grande novità rispetto al passato consiste nel fatto che da novembre saranno attivi i 51 varchi elettronici che regoleranno l'accesso alla Fascia Verde e che permetteranno di individuare automaticamente i trasgressori.
L'assessore Patanè: "Abbiamo inviato alla Regione le modifiche, entro luglio la decisione"
Nel corso di un'intervista rilasciata a New Sound Level, l'assessore capitolino alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, ha dichiarato: "Dobbiamo tentare di capire, rispetto alle norme regionali che ce lo hanno imposto, come trovare equilibrio tra transizione ecologica e giustizia sociale ed è quello che abbiamo tentato di fare con le modifiche che abbiamo portato al tavolo tecnico con la Regione Lazio. Credo che entro luglio la Regione, quindi l'Arpa e gli organi tecnici della Regione, possano avere il tempo di valutare queste proposte e dirci se possono rispondere all'esigenza di ridurre i due inquinanti più importanti cioè Pm10 e il biossido d'azoto".
Secondo l'assessore normale "che ci siano proteste e critiche nei grandi momenti di cambiamento come sta succedendo in tutte le grandi città che stanno introducendo o hanno introdotto le ‘low emission zone, ma noisiamo obbligati a fare di Roma una città green entro il 2030, siamo tra le cento città che devono raggiungere la neutralità climatica, e quindi abbiamo sette anni e mezzo per attuare tutta una serie di riforme che ci portino a emissioni zero: low emission zone, congestion charge, introduzione dell'idrogeno, trasformazione delle flotte pubbliche e private in parte in elettrico, in parte in idrogeno in parte in ibrido, ossia fare tutte quelle attività che portino alla completa decarbonizzazione".