Le regole nel Lazio zona arancione, cosa cambia da martedì 30 marzo fino a Pasqua
Da martedì 30 marzo il Lazio tornerà in zona arancione. Il numero dei contagi giornalieri è stabile, ma continuano ad aumentare i ricoveri in terapia intensiva, il cui tasso di occupazione è ormai stabilmente sopra la soglia critica. L'indice Rt è tornato sotto quota 1 e il tasso di incidenza è intorno ai 210 casi ogni 100mila abitanti calcolato in 7 giorni.
Le regole nel Lazio zona arancione
In zona arancione sono consentiti soltanto gli spostamenti all'interno del proprio comune. Sono vietati sia gli spostamenti verso altre regioni che quelli all'interno del territorio regionale, all'infuori di quelli per lavoro, per necessità e per motivi di salute. Nel corso della giornata sarà possibile spostarsi solo una volta verso un'altra abitazione privata all'interno dello stesso comune. Ogni famiglia potrà ospitare in casa al massimo due persone oltre ai conviventi (nel conteggio non sono inclusi i minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti).
Riaprono i negozi, le regole per bar e ristoranti
Per quanto riguarda i negozi, potranno rimanere aperti tutti i giorni fino alle ore 21, con esclusione, il sabato e la domenica, dei centri commerciali, dove potranno rimanere aperti soltanto edicole, farmacie e negozi di alimentari.
Bar, ristoranti e pizzerie non potranno effettuare il servizio al tavolo. La consegna a domicilio è consentita senza limitazione di orari e invece il servizio da asporto è consentito fino alle ore 22. È però vietato, dopo le ore 18, per i bar senza cucina, i pub e le birrerie.
Confermati gli orari del coprifuoco, il vigore dalle 22 alle 5. Musei e mostre dovranno rimanere chiusi tutti i giorni della settimana.
Lazio zona arancione fino a Pasqua, come cambiano le regole
Il Lazio dovrà rimanere in zona arancione fino a venerdì 2 aprile. Sabato 3, domenica 4 aprile (Pasqua) e lunedì 5 aprile (Pasquetta) tutta Italia tornerà in zona rossa. Vietati tutti gli spostamenti, anche all'interno del proprio comune, ma saranno consentiti, come a Natale, gli spostamenti per raggiungere casa di amici o parenti all'interno del territorio regionale. Ogni famiglia, tuttavia, potrà ospitare al massimo due persone (nel conteggio non rientrano i bambini, i disabili e le persone non autosufficienti).