La metro A da giugno chiuderà alle 21 per oltre un anno: il centro storico rischia l’isolamento
Le linee A e B della metropolitana di Roma chiuderanno alle ore 21 per mesi. Ad annunciarlo l'assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, a seguito della riunione che si è svolta ieri tra la maggioranza capitolina in un casale del Divino Amore. Le chiusure saranno necessarie per consentire importanti lavori di manutenzione, che riguarderanno gli impianti e non solo, si prospettano interventi dalle banchine ai sistemi antincendio. "La linea B chiuderà anticipatamente alle ore 21 da aprile a giugno" spiega Patanè. Una previsioni di pochi mesi, discorso diverso sarà invece per la linea A che "chiuderà sempre alle 21, per 18 mesi, a partire da giugn0". I lavori saranno finanziati con i 425 milioni stanziati dall'ex ministro Delrio ma in totale per la manutenzione delle linee metropolitane della Capitale servono 1,2 miliardi. Interventi che, come spiega l'assessore, hanno come obiettivo quello di migliorare gli spostamenti in città e conseguentemente la vita dei cittadini che utilizzano i mezzi pubblici e le visite dei turisti.
Il centro storico di Roma senza metro le sere d'estate
La situazione che si prospetta dal punto di vista dei trasporti pubblici è quella di una chiusura anticipata già ad inizio estate 2022 e che nel caso della linea A si protrarrà per più di un anno. E già sorgono i dubbi rispetto all'estate, quando la linea rossa, con le centralissime fermate di Spagna, Flaminio, Repubblica e Barberini, chiuderà alle 21, con romani e turisti che non potranno raggiungere il centro storico e spostarsi utilizzando i mezzi pubblici di sera. Un'estate che di fatto sarà la prima in cui potremo davvero tirare un sospiro di sollievo e vivere più serenamente dopo due anni di pandemia. La riapertura della linea B è prevista, se tutto va bene e se i tempi annunciati per i lavori saranno effettivamente rispettati, per giugno, mentre la linea C continuerà a prestare regolare servizio e a breve non ci sono interventi programmati. Agli utenti restano le linee di superficie, il car sharing e il servizio taxi.