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Le lunghe liste di “alberi morti in piedi” da abbattere: la risposta comunale ai numerosi crolli

Sui crolli sempre più frequenti indaga la Procura di Roma, che a fine luglio ha aperto un fascicolo: centro gli interventi di Vigili del fuoco e polizia in appena dieci giorni. L’ultimo crollo risale solo a ieri: a San Basilio tre minorenni sono rimaste gravemente ferite per la caduta di un pino.
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"Gli iconici ‘pini a ombrello' di Roma sono messi a rischio da parassiti e asce", si legge nel titolo di un articolo del The New York Times datato 13 agosto 2023. Appena una settimana fa l'acceso dibattito sulle condizioni dei pini della Capitale – di certo alimentato anche dall'allarmante numero crescente di crolli, con il record in negativo registrato a luglio di cento interventi di Vigili del fuoco e polizia in appena dieci giorni – è finito addirittura oltreoceano, sulle pagine del prestigioso quotidiano di New York. L'articolo partiva dal racconto di una manifestazione di protesta dei cittadini organizzata a Piazza Venezia: i partecipanti criticavano duramente la politica dell'amministrazione comunale e la sua presunta scelta di abbattere alberi potenzialmente curabili, che secondo loro avrebbe causato una drastica riduzione del numero di esemplari che da così tanto tempo caratterizzano il panorama della Capitale. "Gli attivisti sostengono che negli ultimi due anni siano stati abbattuti almeno 4.000 alberi potenzialmente curabili, mentre molti ettari di pineta nelle aree periferiche della città sono stati distrutti dal parassita (cocciniglia, ndr)", si legge nell'articolo.

La questione della gestione degli alberi "cittadini" resta dunque centrale nel dibattito pubblico e politico romano: al sempre crescente numero di crolli registrati nelle cronache della Capitale si affianca l'elevata cifra di abbattimenti programmati dal Comune. Lo scorso 14 agosto sul portale di Roma Capitale è stata pubblicata una lista degli abbattimenti previsti "a carattere d'urgenza" e già eseguiti: 22 alberi, tra querce, pini e platani. Ma anche aceri, tigli e cipressi. "Albero secco morto in piedi" la definizione degli esemplari da tagliare, poiché potenzialmente pericolosi in quelli che vengono individuati come "luoghi ad alta frequentazione".

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È innegabile infatti che quello dei crolli di alberi nella Capitale sia un problema reale, tanto da attirare l'attenzione della Procura che il 28 luglio 2023 ha deciso di aprire un fascicolo sul caso. A indagare, il gruppo di pm che si occupano di pubblica incolumità, sotto la guida del procuratore aggiunto Giovanni Conzo, che attendono le informative di Vigili del fuoco e polizia locale per formulare un'ipotesi di reato. Di certo, la cifra sfiorata a luglio di 100 interventi dei caschi rossi per la caduta di piante nel giro di soli 10 giorni risulta allarmante. E non si tratta di un fenomeno limitato al passato: l'ultimo caso si è verificato proprio ieri, venerdì 18 agosto, quando un pino è crollato in via Recanati, nella zona di San Basilio, ferendo gravemente tre ragazze tra i 12 e i 16 anni, trasportate in ospedale in codice rosso.

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