Le indagini sul bambino di 12 anni caduto dalla finestra a Roma: “Improbabile l’incidente”
L'apertura di un fascicolo di indagine per istigazione al suicidio sembrava inizialmente un atto dovuto da parte dei pm della procura di Roma. Ma nelle ultime ore le ipotesi degli inquirenti sulla morte di un bambino di 12 anni, caduto dal decimo piano di un palazzo di via Igino Giordani a Roma, si stanno facendo più concrete: potrebbe non essere stato un incidente. Del resto in casa c'erano sia la baby sitter che il papà del piccolo. E, dettaglio importante, la finestra sembra davvero troppo alta per ipotizzare un semplice incidente domestico finito in tragedia.
Indagini sul cellulare del bambino: "Non abbiamo colto alcun segno di disagio"
In queste ore il telefonino del bambino sarà analizzato dagli esperti. Non è neanche escluso che il gesto, ammesso si sia trattato di gesto volontario, possa essere maturato a causa di problemi a scuola. Ma il preside, sentito dal Corriere della Sera, ha detto di non aver colto alcun "segnale di disagio" e "nessuna avvisaglia di malessere": "L’ho visto crescere, l'ho iscritto io da noi quando aveva tre anni. Siamo increduli, non abbiamo colto segnali di disagio, nessuna avvisaglia di malesseri. L’ho detto anche alla polizia. Solo la scorsa settimana la docente ha avuto un colloquio con i genitori, senza problemi rilevati".
Il preside: "Escludo bullismo, ragazzi sono molto seguiti"
Il direttore, inoltre, ha escluso con forza l'ipotesi del bullismo: "I ragazzi sono molto seguiti, le classi piccole, c’è una forte conoscenza degli alunni". Le indagini proseguiranno anche nei prossimi giorni per cercare di determinare le cause della caduta del bambino. Il fatto si è verificato intorno alle 17 di giovedì 5 dicembre. Il piccolo è stato soccorso e accompagnato all'ospedale pediatrico Bambino Gesù, ma i medici non hanno potuto fare niente per salvargli la vita.