Le incredibili immagini dei pendolari costretti a camminare sui binari dopo il guasto di un treno a Roma

A seguito del guasto di un treno della linea Roma-Civita Castellana-Viterbo, avvenuto intorno alle 18.30 di ieri, mercoledì 31 luglio, a Tor di Quinto, i pendolari sono stati costretti a camminare sui binari, al caldo e al buio, per raggiungere a piedi la stazione ferroviaria più vicina.
A cura di Enrico Tata
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Il treno si guasta e i pendolari sono costretti a scendere e a camminare al buio sui binari della ferrovia e poi sotto al sole e con un caldo insopportabile. Le incredibili immagini arrivano dalla galleria che si trova tra la stazione di Tor di Quinto e quella di Due Ponti a Roma in direzione Viterbo sulla linea Roma-Civita Castellana-Viterbo. Il fatto è avvenuto intorno alle 18.30 di ieri, mercoledì 31 luglio.

Prima il convoglio si è guastato e i passeggeri sono rimasti al caldo e senza aria condizionata per diversi minuti. Poi, come informa il Comitato Pendolari Ferrovia RomaNord, sono stati fatti scendere dal treno e si sono incamminati sui binari, raggiungendo a piedi la stazione più vicina.

Cotral, l'azienda di trasporto pubblico regionale che gestisce la linea, ha fatto sapere che si è verificato un calo di tensione. La situazione, comunque, è tornata alla normalità dopo circa 30 minuti. I pendolari scesi a piedi sui binari hanno dovuto attendere i treni successivi.

Proprio nei giorni scorsi Astral Infomobilità aveva annunciato l'intenzione di chiudere completamente la tratta ferroviaria a gennaio del 2025 per due anni. "Gravi saranno le ripercussioni sull'ambiente, sull'economia e il turismo, e sulla qualità della vita di intere Comunità. Sostituire 89 km di linea ferroviaria con un servizio bus è una soluzione non solo inadeguata, ma anche logisticamente insostenibile. Le infrastrutture stradali esistenti non possono gestire un così elevato aumento del traffico, come possiamo già osservare oggi, e la stazione di Montebello dispone di un parcheggio già ora insufficiente. Inoltre, per ogni treno serviranno almeno tre vetture, il che significa distoglierle dalle altre linee o, come al solito, ricorrere ai privati, con un ulteriore aggravio sui costi", è stato il commento dell'associazione Trasportiamo.

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