Le Gole del Nera, un’oasi da sogno a due passi di Roma: come arrivarci e cosa vedere
A due passi da Roma, tra Narni e Stifone, si nasconde un posto che sembra uscito da una fiaba. Un luogo senza tempo che si fatica a credere così vicino a una metropoli affollata e inquinata come la capitale, e che invece si mantiene lì, nel suo tempo e nel suo spazio, conquistato e mantenuto nei secoli. Stiamo parlando delle Gole del Nera, un posto incredibile situato tra il Monte Maggiore e il Monte di Santa Rosa. Si tratta di un'oasi che prende il nome dal fiume Nera, un piccolo corso d'acqua che, nonostante le dimensioni, è uno dei posti più belli e successivi che ci siano nei dintorni di Roma. Acque turchesi e cristalline, blu a tratti, sono una delle mete preferite dagli amanti delle escursioni e anche dai residenti della zona.
Dalla Superba Narnia alla pista ciclopedonale: cosa fare alle Gole del Nera
La zona delle Gole del Nera non offre solamente una vista mozzafiato e un paesaggio incantevole. Ci sono cinque chilometri di pista ciclopedonale che è stata realizzata lungo la ferrovia dismessa che un tempo collegava Orte e Roma. Un percorso bellissimo e suggestivo che costeggia il fiume Nera e che offre la possibilità di fare numerose attività. Running, trekking, canoa, giri in mountain bike e passeggiate a piedi da soli o in famiglia. La pista ciclopedonale può essere raggiunta da diversi punti: dal ponte di Augusto a Narni, dal borgo di Stifone e da Recentino. Vicino a Stifone, inoltre, ci sono le Mole di Narni, bacino di acqua cristallina dove però è vietato fare il bagno. Attenzione quindi a non farvi prendere dalla voglia di gettarvi in acqua, le Mole di Narni non sono balneabili. Ma le Gole del Nera sono una delle attrazioni preferite dai turisti anche per un altro motivo: la storia che trasuda dalla sua terra, con i resi del porto romano e del cantiere navale nella parte meridionale, l'Abbazia di San Cassiano, la Superba Narnia e il Ponte di Augusto. Si può inoltre visitare Narni sotterranea, ma è consigliabile chiamare con qualche giorno di anticipo per prenotare la visita. Sul sito del Comune, inoltre, sono segnalate anche le specie animali che si possono trovare nella zona. Il passero solitario, i rapaci notturni, merli, ghiandaie e colombacci.
La leggenda della ninfa Nera e del pastore Velino
Pochi conoscono la leggenda che si cela dietro le acque del fiume Nera. Si narra che il pastore Velino si innamorò di Nera, una bellissima ninfa figlia del dio Appennino, che ricambiava il suo amore. Ma Giunone, una volta venuta a sapere della relazione, si infuriò moltissimo: non poteva tollerare che Nera fosse innamorata di un mortale, e decisa di punirla trasformandola in un fiume. Le lacrime di Nera cominciarono a scorrere fino al punto in cui aveva incontrato il suo amato Velino, che intanto continuava a cercarla disperato. Quando una Sibilla gli disse che la sua Nera era stata trasformata in fiume, si gettò da una rupe. Velino si trasformò quindi nella Cascata delle Marmore, che simboleggia l'amore tra i due.