Le cinque mosse con cui Gualtieri vuole mantenere la promessa di pulire Roma
Pulire la città: è questo il primo obiettivo del nuovo sindaco Roberto Gualtieri. Lo ha ribadito più volte in pubblico: "Sarà la prima cosa che farò, appena potrò esercitare le mie funzioni". Nei primi 100 giorni il primo cittadino ha intenzione di avviare una pulizia straordinaria della città e, a lungo termine, di migliorare la gestione della raccolta dei municipi creando l'Ama di municipio, "per un meccanismo più capillare ed efficiente". Gualtieri ha dichiarato inoltre di avere intenzione partire subito con la realizzazione degli impianti necessari per chiudere il ciclo dei rifiuti e allo stesso tempo potenziare la raccolta differenziata, "superare il modello del cassonetto, realizzare il porta a porta".
Le mosse di Gualtieri per ripulire Roma
Cosa c'è scritto nel programma elettorale di Gualtieri sul tema rifiuti? Il piano del nuovo sindaco è fondato su cinque pilastri dopo aver avviato una pulizia straordinaria della città nei primi cento giorni di amministrazione. Roma, nelle intenzioni del sindaco, dovrà dotarsi di nuovi impianti e nuovi siti di trasferimento, Ama dovrà aumentare e modificare la raccolta differenziata.
Aumentare la raccolta differenziata
Uno dei pilastri del piano rifiuti di Gualtieri è quello di aumentare la raccolta differenziata, rimasta praticamente ferma a poco più del 40 per cento nei cinque anni di amministrazione Raggi. L'obiettivo è quello di "aumentare la percentuale di raccolta differenziata per arrivare sopra al 50% dopo i primi due anni e tra il 65 e il 70% entro la fine della consiliatura, per portarci verso l’obiettivo del Pacchetto Economia Circolare UE".
Si legge nel programma elettorale di Gualtieri:
Riprogettare il sistema di raccolta differenziata introducendo, ad integrazione del porta a porta, cassonetti intelligenti che permettano l’apertura, solo da parte dei cittadini identificati tramite tessera. Ciò consentirà l’introduzione progressiva del sistema di tariffazione puntuale (TARIP) per incentivare la riduzione della produzione di rifiuti e potenziare l’invio a riciclo delle frazioni differenziate, secondo il principio: “paga meno chi produce meno rifiuti e fa più differenziata.
Creare l'Ama di municipio
L'intenzione del nuovo sindaco è quella di creare l'Ama di Municipio, cioè quindici sezioni dell'azienda, una per ogni municipio, "dove manager di zona gestiscono con piena responsabilità e con dotazione di adeguate e sufficienti risorse il servizio nel territorio di competenza, con il controllo in tempo reale della sede centrale. Infatti, ciascuno dei 15 Municipi di Roma in cui AMA eroga i servizi di igiene urbana è assimilabile per dimensione e complessità ad un Comune italiano capoluogo di provincia".
Nuovi siti di trasferenza
L'idea di Gualtieri è quella di creare quattro o cinque nuovi siti di trasferenza dei rifiuti, cioè spazi dove i camion riversano i rifiuti, che poi vengono trasferiti in discariche e impianti di trattamento.
Così si legge sul programma elettorale:
Realizzare stazioni di trasferenza di rifiuti urbani indifferenziati e di rifiuti da raccolta differenziata – almeno una per quadrante – al fine di depositare temporaneamente i rifiuti raccolti, abbancarli e per il conseguente prelievo da automezzi di maggiori capacità che permettono di ridurre le distanze di traporto e di superare temporaneamente situazioni di emergenze nella raccolta.
Liquidità per Ama
Gualtieri vuole anche mettere soldi in Ama per rafforzare la raccolta. Secondo il Messaggero questo verrà fatto con "turni straordinari per spazzini e netturbini, incentivi per cambi di mansione del personale non operativo, interventi sulla logistica degli impianti, vecchi e nuovi".
Impianti e discarica
Il nuovo sindaco ha inserito nel suo programma un piano dettagliato per la creazione di nuovi impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti. Viene fatto anche riferimento alle discariche di servizio, la cui realizzazione Virginia Raggi non ha mai voluto avviare. In un documento prodotto dai tecnici della Città Metropolitana si leggeva che a Roma non esiste alcuna area idonea per la realizzazione di tale impianto.
Si legge nel programma di Gualtieri:
"Individuare le discariche di servizio previste dal piano regionale di gestione dei rifiuti, per gestire gli scarti derivanti dagli impianti di trattamento, nella prospettiva di farne un uso sempre più limitato al completamento del nuovo piano di raccolta e della dotazione impiantistica".