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Le augura di morire dissanguata: minaccia la moglie, ma viene assolto dall’accusa di maltrattamenti

La denuncia, le minacce e le lesioni. Ma per il giudice non ci sono maltrattamenti e l’uomo, un sessantenne di Latina, è stato assolto.
A cura di Beatrice Tominic
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Assolto dall'accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex moglie che ha sporto denuncia. È quanto accaduto ad un uomo di sessanta anni di Latina, già imputato per lesioni nei confronti della donna. Accusa per cui, in questo caso, è invece stato condannato a sei mesi.

Nella denuncia dell'ex moglie, compare anche l'accusa per maltrattamenti in famiglia: la donna, secondo quanto riportato ai carabinieri, sarebbe stata minacciata più volte e in maniera pesante. Ma sembra che il giudice non abbia voluto tenerne conto. A decidere per l'assoluzione proprio il giudice del Tribunale di Latina secondo il quale, dietro alle minacce, non ci sarebbero maltrattamenti.

La denuncia e la condanna

L'udienza si è tenuta nei giorni scorsi nel tribunale di Latina. Sul banco degli imputati un operaio sessantenne residente nel capoluogo pontino, accusato di lesioni e maltrattamenti in famiglia. Nei suoi confronti, dopo la ricostruzione dei fatti, la pubblica accusa aveva chiesto una pena pari a tre anni e tre mesi.

Gli episodi di violenze denunciati si sarebbero susseguiti fino al 2019, nella loro abitazione a Latina. Botte, minacce: per lei la vita con il marito era diventata insostenibile. I due si sono separati. La donna, nel frattempo, aveva sporto denuncia, aggiungendo alle sue parole anche diversi certificati medici per le lesioni subite e avviando un'azione penale.

Cosa è successo: dal divieto di avvicinamento all'assoluzione

Per quanto avvenuto, nel corso delle indagini preliminari, nei confronti dell'uomo, ritenendo necessario visto il comportamento dell'uomo, è stato emesso un divieto di avvicinamento alla donna, in seguito violato. 

Nel corso della vita insieme, secondo quanto spiegato dalla donna, il marito continuava a minacciarla pesantemente: le augurava di fare una brutta fine, di morire dissanguata. Una volta in tribunale, la difesa dell'uomo ha chiesto l'assoluzione del suo assistito, puntando sull'inattendibilità della versione offerta dalla donna, smentita durante il processo dal figlio della coppia. "Non c'è maltrattamento", è ciò che avrebbe pensato il giudice trovandosi di fronte ad una situazione del genere tanto da stabilire l'assoluzione nei confronti dell'uomo per quanto riguarda l'accusa di maltrattamenti in famiglia.

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