Lazio, quarantena ridotta a 10 giorni: “Poi tampone e via libera se negativo”
Ridurre la quarantena da 14 a 10 giorni per chi è entrato a contatto con una persona positiva al coronavirus. Tra le soluzioni pensate dalla Regione Lazio per la gestione dell'emergenza Covid-19 c'è anche quella di rivedere la durata del confinamento. "Dopo il contatto con un positivo potranno essere sufficienti solo dieci giorni di isolamento e non più due settimane. Poi tampone e, se negativo, via libera", spiega l'assessore alla Sanita Alessio D'Amato, commentando il provvedimento incluso in un'ordinanza firmata dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che sarà diffusa oggi. La quarantena breve è una misura che andrebbe di pari passo con le altre decisioni prese dalla Regione per fronteggiare l'emergenza, come il potenziamento della rete ospedaliera tramite la riapertura dei Covid-center, i test rapidi nelle scuole e l'obbligo di mascherina all'aperto qualora la situazione dovesse peggiorare.
Provvedimento per alleggerire le autorità sanitarie
La quarantena breve è concepita con l'intento di alleggerire sia il carico di lavoro delle Asl, a lavoro sulla sorveglianza sanitaria, sia dei laboratori e dei drive-in, molto impegnati con i test legati ai rientri e ai casi emersi nelle scuole. Nelle scorse settimane l'idea di una possibile riduzione dell'isolamento a 7 o 10 giorni è stata oggetto di dibattito tra governo e il comitato tecnico-scientifico, con gli esperti che hanno respinto l'ipotesi confermando, almeno per il momento, le due settimane di confinamento in attesa di approfondire la questione.
I contagi nel Lazio: 181 nuovi casi nelle ultime 24 ore
Nella giornata di domenica 27 settembre, oltre a un decesso, sono stati 181 i nuovi casi emersi nel Lazio a fronte di 9mila tamponi effettuati, un dato in diminuzione rispetto ai 219 del giorno prima. Di questi, 79 registrati solo a Roma città: anche in questo caso si tratta di un dato inferiore rispetto a 24 ore prima, dove i casi nella Capitale sono stati 129. "I dati di questi giorni ci dicono che dobbiamo mantenere alta l’attenzione. I test rapidi antigenici sono utili come strumento diagnostico di primo livello da utilizzare massivamente", ha dichiarato D'Amato sugli ultimi numeri del contagio. Massima attenzione rivolta in particolare all'indice Rt, che nell'ultima settimana ha registrato un valore pari a 0,85: come confermato dall'assessore negli scorsi giorni, se l'indice dovesse superare il valore di 1, la Regione potrebbe intervenire sull'utilizzo delle mascherine, rendendole obbligatorie su tutto il territorio anche all'aperto e in mancanza di assembramenti.