Lazio, l’assessore D’Amato chiede al governo di eliminare i tamponi per i vaccinati, anche a scuola
Per l'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, il governo deve modificare le regole per i cittadini vaccinati: "È giunto il momento di semplificare la vita a coloro che hanno completato le vaccinazioni, nel Lazio rappresentano il 63 per cento della popolazione over 12 anni. Questi cittadini, indipendentemente dai luoghi di lavoro, studio, socializzazione, devono essere liberi senza certificazioni e tamponi. In assenza di sintomatologia tutte le attività, comprese quelle scolastiche, devono essere mantenute". Secondo D'Amato i vaccinati, quindi, non devono sottoporsi ad alcun tampone in assenza di sintomi e per questo le procedure andrebbero per loro semplificate. Le diverse circolari ministeriali, ha ricordato l'assessore, "soprattutto in ambito scolastico, rendono difficile la vita alle famiglie e valgono le stesse regole sia per coloro che hanno completato il percorso di vaccinazione, che per coloro che non si sono vaccinati, tutto ciò generando procedure amministrative e operative assurde. Bisogna fare la corsa al vaccino non ai tamponi. Ieri nel Lazio record assoluto di testing, oltre 150 mila. Auspico che il Governo ascolti la voce delle Regioni".
Le regole attuali su isolamento e quarantena
Attualmente le regole per i vaccinati con terza dose o con seconda dose da meno di quattro mesi prevedono:
Isolamento per chi ha effettuato il booster o ha fatto le due dosi da meno di quattro mesi: 7 giorni di isolamento più test finale.
Quarantena per chi ha effettuato la dose booster o ha concluso il ciclo primario da meno di 4 mesi: 5 giorni di autosorveglianza con dieci giorni di utilizzo di mascherina Ffp2.
Ricordiamo che l'isolamento si riferisce ai contagiati e la quarantena ai contatti stretti. Per l'assessore D'Amato chi è contagiato, ma è vaccinato, non ha bisogno di effettuare un test finale per uscire dall'isolamento.