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Covid 19

Lazio, l’annuncio: “I tamponi rapidi si potranno fare dai medici di famiglia”

Il segretario della Federazione Medici di Famiglia Roma, Pier Luigi Bartoletti: “Abbiamo chiesto alla Regione di aprire alla possibilità che i medici di medicina generale possano fare i test rapidi e i sierologici. L’assessore si è detto d’accordo, speriamo che a breve si possa dare il via libera e pubblicare un avviso pubblico per vedere quanti medici aderiscono”.
A cura di Enrico Tata
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I cittadini potranno presto effettuare i tamponi rapidi non solo ai drive in della Regione Lazio, ma anche negli studi dei loro medici di famiglia. Ad annunciarlo è stato il segretario della Federazione Medici di Famiglia Roma, Pier Luigi Bartoletti, durante il congresso che si sta svolgendo in Sardegna: "Abbiamo chiesto alla Regione di aprire alla possibilità che i medici di medicina generale possano fare i test rapidi e i sierologici. L'assessore si è detto d'accordo, speriamo che a breve si possa dare il via libera e pubblicare un avviso pubblico per vedere quanti medici aderiscono. Il tema è fare i tamponi dal medico in un sistema di rete regionale, che consenta il contact tracing. Con i drive in ormai non ce la fai. Il sistema sarebbe molto più rapido: chi sospetta di essere positivo può chiamare il suo medico, che lo convoca per il tampone. Si può dire che se il drive in è come l'aorta, noi siamo come i capillari. Se si crea un sistema a rete, l'aorta si svuota dall'eccesso di sangue".

Come e dove effettuare un test rapido

Il test molecolare (il tampone classico) rimane l'unico strumento diagnostico in grado di confermare una infezione da Covid-19. Per i casi non gravi, però, la Regione Lazio sta sostituendo questi test con i test antigenici rapidi: le modalità di prelievo rimangono le stesse, ma i risultati sono disponibili in meno di mezz'ora. I drive-in, però, cominciano ad essere troppo affollati e di giorno in giorno il numero delle macchine in coda continua ad aumentare. Per questo la Regione Lazio ha autorizzato alcuni laboratori, case di cura e ospedali privati ad effettuare test rapidi al costo di 22 euro per tutti i cittadini, ma ad oggi molte strutture ancora non hanno ricevuto informazioni operative. Se la Regione Lazio dovesse confermare quanto annunciato da Bartoletti, gli studi dei medici di famiglia potrebbero fornire un il loro contributo per un tracciamento più rapido dei casi di coronavirus. Ad ogni modo, l'assessore D'Amato ha annunciato che presto le postazioni drive nel territorio regionale verranno raddoppiate.

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