Lazio in zona gialla da lunedì, ma anche la zona arancione si avvicina: ecco perché

Il Lazio passerà ufficialmente in zona gialla da lunedì 3 gennaio 2022 in seguito al monitoraggio di venerdì 31 dicembre. Le regole per i cittadini, come abbiamo spiegato, sostanzialmente non cambieranno. L'unica grande differenza tra la zona gialla e la zona bianca era rappresentata infatti dall'introduzione dell'obbligo di mascherine all'aperto, misura che però il governo ha già esteso a tutte le Regioni, a prescindere dalla colorazione.
Omicron si diffonde, ieri contagi record
I nuovi casi sono in netta crescita in tutta Italia (ieri è stata toccata la cifra record di 78mila positivi) a causa della diffusione della variante Omicron, molto più contagiosa rispetto a Delta. In crescita, ma lieve grazie alle vaccinazioni, anche i ricoveri ospedalieri. La zona arancione è ancora lontana per il Lazio, ma proprio questa impennata di contagi potrebbe determinare nelle prossime settimane anche un aumento nei numeri dei ricoveri. Secondo alcuni studi la variante Omicron provoca una malattia meno grave rispetto a Delta, ma con contagi in numero sensibilmente maggiore a quelli attuali, anche una piccola percentuale di pazienti gravi potrebbe determinare un affollamento nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. La speranza del governo e delle regioni è quella che le nuove misure (introduzione del super green pass, della mascherina all'aperto e dell'obbligo di indossare una mascherina Fffp2 nei luoghi chiusi affollati) e l'incremento dei richiami del vaccino riescano a contenere le nuove ospedalizzazioni.
Quando il Lazio potrebbe passare in zona arancione
Questi sono i due parametri da tenere d'occhio per il passaggio del Lazio da zona gialla a zona arancione: il 30 per cento dei posti letto occupati nei reparti ordinari e il 20 per cento per quanto riguarda le terapie intensive. Attualmente sono rispettivamente al 16 per cento e all'11,3 per cento. Tali percentuali, come abbiamo messo in evidenza, determinerà il passaggio da lunedì in zona gialla (per la zona gialla le soglie limite sono al 15 e al 10 per cento). La zona arancione sembra ancora lontana: traducendo le percentuali in numeri, per raggiungere il 30 per cento dei ricoveri ordinari, occorre arrivare a oltre 1900 pazienti in ospedale. Per quanto riguarda le terapie intensive, i cui posti occupati oggi ammontano a 135, occorre arrivare a quota 237, praticamente 100 pazienti gravi in più.
Per comprendere meglio quello che potrebbe succedere nelle prossime settimane, occorre analizzare il trend di aumento dei ricoveri nel mese di dicembre. Due considerazioni: molte ospedalizzazioni, probabilmente, sono dovute ancora alla variante Delta, che potrebbe provocare, come detto, una malattia più grave. Viceversa, però, l'incremento dei contagi che stiamo osservando in queste ore, potrebbe determinare un aumento in proporzione dei ricoveri.
Nelle quattro settimane di dicembre appena trascorse (come si vede nel grafico in basso) gli aumenti dei pazienti in terapia intensiva si sono mantenuti sempre intorno a 10 posti letto occupati in più a settimana. Per quanto riguarda i ricoveri, si è verificato un leggero aumento nell'ultima settimana, con 117 ricoveri in più. A questo ritmo, il passaggio in zona arancione potrebbe avverarsi a inizio marzo. La crescita dei contagi e la diffusione della variante Omicron, tuttavia, potrebbe cambiare tutto, e la Regione Lazio potrebbe pensare di altri posti letto, come ha ammesso lo stesso assessore D'Amato in un'intervista rilasciata al Messaggero: "In base all’incidenza di Omicron, potremmo anche aprire 437 postazioni in più nei reparti ordinari e 90 in più nelle terapie intensive. Perché con 300mila No vax, se si ammala il 10 per cento, abbiamo 30mila potenziali ricoveri".
