Lazio in ginocchio per la crisi da coronavirus: a fine 2021 chiuderanno 18mila imprese
La pandemia ha messo in ginocchio l'economia del Lazio. A fine 2021 chiuderanno più di 18mila imprese del settore terziario (commercio, turismo e servizi). È quanto stimato dallo studio "Osservatorio economico Confcommercio Roma IV trim 2021" realizzato da Format Research per conto di Confcommercio Roma. Nel corso del 2020 in Italia sono andati persi 116 miliardi di euro per quanto riguarda i consumi. Nel Lazio questo calo è del -11,8 %. Inoltre, rispetto al 2019, la Regione ha subito una perdita di ricavi del 33%. Nel 2020 Roma ha perso circa 9 miliardi di euro rispetto all'anno precedente in termini di valore aggiunto. Le imprese del terziario contribuiscono al valore aggiunto della Capitale di circa 130 miliardi di euro. Cala anche il numero di imprese nate (-17%) e aumentano le imprese che hanno chiuso i battenti (+18%), con un picco del secondo trimestre del 2020 rispetto a quello del 2019.
Come sono andati i primi mesi del 2021
Il nuovo anno è iniziato con ulteriori dati critici. A gennaio 2021 c'è stato un calo dei consumi di quasi il 13% rispetto allo stesso mese del 2019, soprattutto per quanto riguarda il settore della mobilità, i pubblici servizi, i negozi al dettaglio e i servizi ricreativi. Le restrizioni e le chiusure imposte nei primi mesi del 2021 potrebbero costare alle imprese romane una perdita pari a un miliardo di euro (dati al 15 marzo). Molti per sopravvivere e minimizzare la perdita dei ricavi si sono affidati alle vendite online: più del 154% delle imprese ha attivato il servizio e-commerce e oltre il 115% quello delle consegne a domicilio.
Le imprese bocciano i provvedimenti del Governo
In questo contesto difficile pesa anche la fiducia degli imprenditori nei confronti del Governo e dell'Amministrazione Capitolina. Più del 61% ritiene insufficienti i ristori erogati alle imprese per fronteggiare la crisi. Circa il 75% degli intervistati ha dichiarato che l'attuale amministrazione non è in grado di ascoltare la voce delle imprese e l'86% vorrebbe tornare a organizzare eventi, concerti e e manifestazioni per risollevare l'economia.