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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

L’avvocato dei Mollicone a Fanpage.it: “Papà di Serena morto due mesi fa, primo pensiero va a lui”

L’avvocato Dario De Santis, legale della famiglia Mollicone, ha dichiarato che il suo primo pensiero, alla lettura della pronuncia da parte del gup con il rinvio a giudizio della famiglia Mottola, è andato a Guglielmo Mollicone, morto due mesi fa: “Due pensieri ho avuto in mente: soddisfazione per il risultato raggiunto e per Guglielmo, il rammarico, il dolore per il fatto che lui non abbia potuto vivere, partecipare a questo momento”.
A cura di Enrico Tata
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Guglielmo e Serena Mollicone
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Svolta nel caso di Serena Mollicone, uccisa ad Arce nel 2001 quando era appena maggiorenne. Dopo 19 anni anni dal terribile delitto tre persone dovranno affrontare un processo per omicidio aggravato e occultamento di cadavere: Franco Mottola, ex comandante della stazione dei carabinieri, il figlio Marco e la moglie Annamaria. L'appuntato scelto Francesco Suprano è accusato di favoreggiamento personale in omicidio volontario e il luogotenente Vincenzo Quatrale di concorso in omicidio volontario e istigazione al suicidio del brigadiere Santino Tuzzi. Una pronuncia, quella del gup, che non ha potuto ascoltare Guglielmo Mollicone, il papà di Serena, che con tenacia ha lottato anni affinché il caso dell'omicidio della figlia, che ha rischiato due volte di finire archiviato senza un colpevole, arrivasse a un processo. Mollicone è morto il 31 maggio del 2020 a 72 anni dopo un ricovero in ospedale durato mesi: "L'udienza preliminare è un punto di partenza per la ricerca della verità. Sono un credente e sono convinto che Serena è sempre accanto a me e mi dà forza, mi dà fiducia, mi dà coraggio", sono state le sue ultime dichiarazioni ai microfoni di Fanpage.it.

L'avvocato dei Mollicone a Fanpage.it: "Primo pensiero va a Guglielmo"

L'avvocato Dario De Santis, legale della famiglia Mollicone, ha dichiarato che il suo primo pensiero, alla lettura della pronuncia da parte del gup, è andato proprio a Guglielmo: "Due pensieri ho avuto in mente: soddisfazione per il risultato raggiunto e per Guglielmo, il rammarico, il dolore per il fatto che lui non abbia potuto vivere, partecipare a questo momento".

Per l'avvocato De Santis il rinvio a giudizio è "un risultato importante, non è quello finale c'è ancora un lungo percorso da fare, ma è sicuramente importante perché senza questo risultato il percorso di sarebbe fermato qui. Un risultato che abbiamo perseguito, cercato per tanti anni, per i quali ci siamo battuti, opponendoci a ben due richieste di archiviazione da parte della procura. E a questo ha contribuito in larga misura Guglielmo Mollicone: senza la sua tenacia, senza il suo coraggio e la sua fermezza probabilmente non si sarebbe ottenuto questo risultato. In questo momento va un pensiero particolarmente forte a lui, a Guglielmo, proprio nel momento in cui si raggiunge quello per cui lui si è battuto in tutti questi anni".

(ha collaborato Simona Berterame)

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