Lavoratori in nero e nessun rispetto delle misure anti Covid: chiuso autolavaggio a Roma
Non solo i lavoratori prestavano servizio in nero, ma sul posto non era rispettata nessuna misura anti-Covid. Così un impianto di autolavaggio del quartiere Africano della Capitale, gestito da un uomo di trentadue anni è stato chiuso per alcuni giorni. La storia è emersa durante un piano di controlli effettuati dai Carabinieri della Stazione Roma viale Libia con il supporto del Nucleo ispettorato del Lavoro e dei Carabinieri forestale di Roma. I militari stavano eseguendo degli accertamenti nella zona per verificare la corretta applicazione delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro, delle norme di prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2. Inoltre, controlli erano mirati al contrasto del fenomeno del lavoro sommerso.
I Carabinieri hanno disposto la sospensione dell'esercizio per cinque giorni
Un autolavaggio del quartiere Africano di Roma è stato temporaneamente chiuso dopo che i militari hanno scoperto la presenza di quattro lavoratori irregolari, pari al 100%del personale impiegato nell'attività. Durante gli accertamenti, è emerso che uno dei dipendenti in nero dell'impianto era sprovvisto di permesso di soggiorno. Inoltre non vi era stata data la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. A questo punto i militari hanno eseguito verifiche più approfondite: il titolare e legale rappresentante della ditta, un uomo di trentadue anni, non aveva adottato un piano di informazione e prevenzione relativo al rischio epidemiologico all'interno dell'azienda. Per tali ragioni i carabinieri hanno provveduto alla sospensione dell'esercizio per cinque giorni.