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Lavinia investita all’asilo, udienza rinviata: “Sembrava la fine del tunnel, ma non è così”

L’appuntamento in aula è stato rinviato al prossimo 2 ottobre. Non nasconde la delusione il papà di Lavinia: “Pensavamo di iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel, ma c’è qualcosa che l’allontana”.
A cura di Beatrice Tominic
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La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.
La manina di Lavinia che abbraccia un peluche.

"Sono passati oltre 5 anni da quel maledetto 7 agosto 2018 e non si vede la fine del tunnel. Anzi, quando la luce pare intravedersi, qualcosa la allontana". Sono queste le parole di Massimo Montebove, il papà della piccola Lavinia, la bimba investita nell'asilo di Velletri nel 2018, quando aveva appena 16 mesi e che da quel momento si trova in stato vegetativo.

Nell'udienza prevista per oggi si sarebbe dovuto decidere sulla richiesta di messa alla prova per la maestra, accusata di lesioni gravissime e abbandono di minori.

"Un mese di rinvio per il processo che riguarda mia figlia Lavinia: l'udienza è stata spostata alle ore 13 del 2 ottobre – continua a spiegare a Fanpage.it – Siamo arrabbiati e delusi, la nostra pazienza è al limite. Speriamo che, una volta rientrati, si possa procedere velocemente con le prossime udienze. L'istruttoria si è conclusa da tempo e la sentenza tarda ad arrivare. Ma noi confidiamo che possa esserci presto giustizia per Lavinia".

La prossima udienza

In aula, come anticipato, si sarebbe dovuto discutere della messa alla prova richiesta dalla maestra. "Avremmo sostenuto l'inammissibilità della richiesta", ha spiegato. Come aveva già precisato a Fanpage.it, per far sì che la richiesta sia accolta, la maestra avrebbe dovuto dimostrare di essersi pentita: "Ma lei è ancora ferma alla proposta di risarcimento da un euro. Per lei la vita di mia figlia non vale più di questo, è tutto agli atti. Mi fa schifo l'idea di prendere dei soldi da lei, ma dobbiamo pensare al futuro di Lavinia, alle cure di cui ha e avrà bisogno – continua il papà della piccola – Confido ancora in una decisione della giudice che tenga conto sia degli aspetti tecnici che del danno subito da Lavinia. Ci diamo appuntamento al 2 ottobre".

Giustizia per Lavinia: il presidio davanti al tribunale di Velletri

Con l'udienza, è stato rinviato anche il presidio organizzato davanti al tribunale di Velletri. Come ha spiegato una delle organizzatrici, la causa è da ricercare in un "rinvio generalizzato di alcune udienze presso il tribunale di Velletri". L'ipotesi era quella di un rinvio breve, ma le tre settimane di proroga potrebbero, invece, aver deluso anche le aspettative di chi si preparava a scendere in strada per chiedere giustizia per la piccola Lavinia. "Massimo e Lara siamo sempre dalla vostra parte, non molliamo. Forza Lavinia!", ha poi scritto, dando appuntamento al nuovo giorno fissato per l'udienza.

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