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L’autista Giovanni soccorre 15enne Down perso sul bus: “L’ho preso per mano e si è calmato”

Atac racconta la storia di Giovanni, un autista che ha assistito un 15enne con sindrome di Down, che si era perso sul bus, fino all’arrivo degli agenti.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Si era perso sull'autobus e non sapeva tornare a casa. La storia vede come protagonisti un ragazzo con sindrome di Down e Giovanni, l'autista Atac che lo ha soccorso. A raccontarla l'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico in città, che ha pubblicato un post sulla pagina Facebook e ringraziato il proprio dipendente per il comportamento avuto. L'episodio risale a giovedì 13 luglio scorso, il ragazzo, quindicenne, era alla fermata dell'aeroporto di Ciampino ed è salito a bordo di una vettura della linea 520, la circolare che collega la fermata della metro A Subaugusta con l'aeroporto.

L'adolescente era solo e sembrava spaesato. Pochi minuti dopo si è avvicinato all'autista ripetendogli solo due parole in un Italiano poco chiaro: "Mamma e papà". L'autista subito si è reso conto che la sua era un richiesta d'aiuto. Lo ha tranquillizzato e invitato a sedere con lui sul sedile poco dietro la sua postazione di guida. Lo ha tenuto sotto controllo senza perderlo di vista mentre raggiungeva il capolinea di Cinecittà. L'autista nel frattempo ha contattato la centrale operativa Atac, per chiedere l'assistenza delle forze dell'ordine.

Una volta giunti al capolinea il giovane era molto agitato. Giovanni lo ha preso per mano, stringendogliela forte per rassicurarlo e non farlo sentire solo. Gli ha detto che non lo avrebbe lasciato fino all'arrivo delle forze dell'ordine, che lo avrebbero poi aiutato a ritrovare i suoi genitori. Nell'attesa che arrivasse la pattuglia gli ha preso una bottiglia d'acqua per farlo bere e rinfrescarsi dalla calura estiva. In compagnia dell'autista il giovane si è piano piano calmato, fino all'arrivo degli agenti, i due si sono salutati. "Spero che torni prima possibile ad abbracciare i suoi cari – ha commentato Giovanni – Oggi io l'ho fatto con i miei figli".

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