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L’attrice Cinzia Lettera prof nel film Credo in un solo padre denucia: “Mai stata pagata”

È finito a processo per appropriazione indebita il rappresentante legale della Around Culture srl, che ha prodotto il film “Credo in un solo padre”. L’attrice Cinzia Lettera lo ha denunciato, per non essere mai stata pagata.
A cura di Alessia Rabbai
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"Non sono mai stata pagata per i minuti che ho recitato" è la denuncia dell'attrice Cinzia Lettera, cinquantasei anni e docente di ruolo, che ha interpretato la professoressa Langella nel film ‘Credo in un solo padre'. Un compenso che ammonta alla cifra di 1.750 euro, che risulta dichiarato all'Agenzia delle Entrate, ma mai ricevuto dalla donna. Il rappresentante legale della Around Culture srl, la società produttrice della pellicola, è finito a processo con l'imputazione di appropriazione indebita. Come riporta Il Corriere della Sera il pubblico ministero Gianluca Mazzei, Stefano Misiani avrebbe dichiarato di aver versato il denaro all'Erario, ma in realtà non ha pagato l'attrice, tenendolo per sé.

Cinzia Lettera ha recitato nel film "Credo in un solo padre"

Cinzia Lettera, insegnante di professione e con la passione per la recitazione, ha ottenuto una parte nel film con il regista Luca Guardabascio, lavorando con un cast di attori del cinema italiano tra Flavio Bucci, Massimo Bonetti e Maurizio Ferrini. La storia è quella della violenza di un padre sulla nuora, approfittando dell’assenza del figlio, che si trova all’estero per lavoro. Un dramma tra le mura domestiche all'interno delle quali avvengono abusi, ambientato tra la Campania e la Basilicata.

Lettera ha interpretato la professoressa Langella

Lettera nel film ‘Credo in un solo padre' ha interpretato la professoressa Langella. Le riprese sono terminate nel 2019 e il fim è uscito nelle sale nel 2020. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine alla richiesta dell'attrice di essere pagata non c'è stata però risposta. Da una verifica all'Agenzia delle Entrate, le viene attribuito un importo di 1.260 euro, con un conseguente aumento dell'imponibile. Ma Lettera ha dichiarato di non aver mai visto quei soldi. Ora a fare chiarezza su quanto accaduto spetterà al giudice.

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