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Latina, tredici arresti per frode a società finanziarie: in manette un dipendente della Procura

Tredici persone sono state arrestate tra Latina, Frosinone, Fondi, Formia e Nettuno nell’ambito dell’operazione “Scarabeo” volta a smantellare un gruppo criminale dedito alla frode nei confronti di società finanziarie. Tra gli arrestati c’è anche un dipendente della Procura di Latina, membro della banda assieme a cinque operatori finanziari.
A cura di Francesco Muccino
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Tredici persone sono state arrestate questa mattina nell'ambito dell'operazione "Scarabeo" condotta dai carabinieri del comando provinciale di Latina. Una grande operazione che ha visto arresti anche a Frosinone, Fondi, Nettuno e Formia. Tra questi c'è anche un dipendente della Procura di Latina, accusato assieme alle altre persone coinvolte di una lunga serie di reati a diverso titolo: tra queste associazione a delinquere con finalità di truffa aggravata, falso, autoriciclaggio, contraffazione di pubblici sigilli, abuso d'ufficio, corruzione e sostituzione di persone. Le indagini condotte dalle autorità, avviate alla fine del 2018 e portate avanti attraverso riprese video e intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di risalire all'esistenza di un gruppo criminale, composto dal dipendente della Procura e cinque operatori finanziari, che portava avanti azioni illecite di attività finanziaria e mediazione creditizia abusiva, insolvenza fraudolenta e frode a società finanziarie.

Il modus operandi dell'associazione criminale

Le autorità sono riuscite a ricostruire il modus operandi dell'associazione criminale: il gruppo reclutava clienti che non potevano accedere al circuito per incapacità di reddito o per segnalazioni pregiudizievoli presso il sistema di informazione creditizio. A questi individui venivano quindi proposte consulenze personalizzate per individuare istituti di credito o intermediari finanziari, per poi indirizzare loro pratiche di finanziamento fraudolento attraverso l’oscuramento di dati pregiudizievoli e contraffazione delle buste paga. La documentazione predisposta veniva quindi mandata alle società finanziarie, risultando perfettamente in regola. Diverse sono state le misure eseguite dagli agenti nei confronti delle 13 persone arrestate: per sei di loro è stata emessa un'ordinanza di misura cautelare in carcere, mentre le restanti sette sono state sottoposte agli arresti domiciliari.

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