Latina, ospitati a casa durante il lockdown stuprano una 12enne: fermate tre persone
Da ospiti si sarebbero trasformati in stupratori, abusando di una dodicenne. A Fondi è stato un lockdown da incubo per una ragazza violentata più volte e minacciata da chi pensava potesse fidarsi. La Procura della Repubblica di Latina, competente per Fondi, ha fermato tre persone di nazionalità indiana, indagate come presunti autori del delitto. Tutti e tre erano in attesa di regolarizzare la loro posizione sul territorio italiano.
Abusano della giovane mentre il padre è fuori per lavoro
I fatti sarebbero avvenuti tra marzo e aprile. Tre persone non hanno un posto dove stare durante il lockdown e allora vengono accolte da una famiglia di Fondi. Ma quando il padre della ragazza esce per andare a lavoro decidono di compiere il crimine. E abusano della ragazza di dodici anni. Dopo la minacciano, intimandole di non raccontare nulla, di mantenere il silenzio. La strategia riesce, perché i genitori non notano niente di strano nella figlia. Poi i tre, nel mese di luglio, vengono allontanati dall'abitazione per altri motivi.
Ascoltata dalla polizia, la dodicenne racconta quanto accaduto
La madre della ragazza, di origine indiana anche lei, inizia però a intuire qualcosa. Parla alla giovane e comincia a pensare che abbia subito delle violenze. Decide così di sporgere denuncia. Chiamata dalla polizia, la dodicenne viene ascoltata in un ambiente protetto, rispettando tutto il procedimento previsto per questi casi delicati, in cui sono coinvolte donne che hanno appena subito un abuso e che quindi potrebbe per loro essere difficile rievocare quanto accaduto. Sentito il racconto, sono stati poi effettuati gli accertamenti medico legali opportuni disposti dal pm.
Fermate tre persone finite in carcere
Accertati i fatti, la Procura della Repubblica di Latina ha emesso un provvedimento di fermo per tre persone. Due di loro sono state trovate a Fondi, mentre la terza in provincia di Pordenone, grazie all'intervento delle forze dell'ordine del posto. Il pm ha deciso per il fermo sulla base delle prove raccolte e anche perché ha ritenuto che potessero fuggire. Ora si trovano in carcere.