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Latina, 16enne violentata: Marcu rigetta le accuse. “Le cose non sono andate così”

Il 30enne arrestato con l’accusa di aver violentato e rapito una ragazza di 17 anni dopo aver tramortito il fidanzato con cui si era appartata, rigetta le accuse. Oggi l’udienza di convalida dell’arresto.
A cura di Redazione Roma
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"Non l'ho violentata". Dragos Daniel Marcu si difende di fronte agli inquirenti, e rispedisce l'accusa di aver aggredito la coppietta appartata in una microcar e di aver poi violentato la ragazza di 17 anni. L'uomo, trent'anni di nazionalità romena, è stato fermato domenica mentre si nascondeva dentro una fabbrica abbandonata a Pontenuovo, località a due passi da Sermoneta. Le forze dell'ordine lo cercavano dal 3 maggio, giorno dell'aggressione ai due giovanissimi nell‘ex zuccherificio di Latina Scalo.

Oggi si terrà l'udienza di convalida dell'arresto, durante la quale il trentenne con tutta probabilità ribadirà quanto già detto durante l'interrogatorio di garanzia: "Non è vero le cose non sono andate così". A difendere l'uomo c'è Adriana Anzeloni, la legale che già in passato a rappresentato Marcu da accuse connesse agli stupefacenti, ma anche per maltrattamenti di due connazionali.

Secondo il racconto della coppia, 17 anni lei e 18 anni lui, arrivati nella fabbrica abbandonata per appartarsi incontrano Marcu. Parlano, lui fuma crack, loro affermano di non aver consumato stupefacenti. Poi sarebbe avvenuta l'aggressione, l'uomo li coglie di sorpresa tramortisce il ragazzo colpendolo, poi rapisce la giovane nella microcar e la sequestra per quattro ore violentandola. All'interno dell'auto la ragazza viene trovata la mattina dopo, in stato di choc.

Per l'uomo invece le cose non sarebbero andate così e rispedisce al mittente le accuse, nonostante i due ragazzi l'abbiano riconosciuto entrambi dalle foto segnaletiche mostrate loro dalle forze dell'ordine. Se la conferma della custodia cautelare in carcere sembra scontata in questa fase, Marcu dovrà raccontare ancora una volta la sua versione dei fatti.

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