L’assessore Frongia: “Roma lavora per ospitare grandi eventi sportivi in primavera”
A un anno esatto dal primo lockdown, in Italia lo sport rimane uno dei settori più colpiti economicamente. Palestre chiuse, eventi a lungo rimandati e inaccessibili al grande pubblico, attività sportive agonistiche a singhiozzo: ogni cosa è ormai paralizzata. Pesa sopratutto, con l’arrivo del governo Draghi, l’assenza di un delegato allo sport (le deleghe sono attualmente in mano al premier). La capitale, sede di numerosi eventi sportivi di diverso livello e internazionale, prova con fatica a immaginare calendari e ripartenze, ma senza sostegno e indicazioni non è facile.
Il mondo dello sport in ginocchio: "Serve aiuto governo Draghi"
“Dobbiamo pensare a un sostegno concreto, il che non può prescindere da un intervento governativo – spiega a Fanpage l’assessore alle Politiche sportive di Roma Capitale, Daniele Frongia – È necessario, per esempio, consentire ai concessionari pubblici e privati di poter materialmente riaprire”. Ma per il momento non se ne parla, visto che sono al vaglio ulteriori inasprimenti del sistema a fasce se non tre settimane di chiusura completa.
L’assessore chiarisce anche che una delle questioni più importanti è come garantire la sopravvivenza di quelle strutture costrette alla chiusura, che si vedono ovviamente costrette a sostenere delle spese fisse che stanno prosciugando le risorse accantonate e che potrebbero non riaprire più. “C’è bisogno di un aiuto concreto del governo perché si rischia che realtà storiche della città, finita l’emergenza, non riescano più a riaprire – continua – Noi stiamo cercando di semplificare la burocrazia per la copertura degli spazi all’aperto, per la rideterminazione delle concessioni e stiamo stanziando dei ristori ad hoc ma c’è bisogno di una grande coesione da parte di tutti i livelli governativi per consentire allo sport di non essere considerato una materia di serie B”.
Internazionali di Tennis, Formula E e Sei Nazioni
Roma Capitale, sperando in una ripartenza nei prossimi mesi, ha già programmato alcuni eventi. Si parte con il Gran premio di Formula E, poi gli Internazionali di Tennis, il Sei Nazioni di rugby e infine gli europei di calcio. Tutto a porte chiuse o quasi: “Stiamo lavorando a diversi scenari, dalle porte chiuse – spiega – al riempimento delle varie fan zone, naturalmente tutto dipenderà dai numeri della pandemia ma vogliamo essere pronti a riaprire gli stadi se sarà consentito”.
Palestra di via Brogi, Frongia: "Nessuno sfratto, da noi azione legittima"
Sport che riparte e sport che si ferma. È un caso la palestra di via Brogi, nel quadrante a Sud Ovest della capitale, al centro in questi giorni di polemiche. L’attuale società che lo gestisce, la Sporting Roma, deve infatti lasciare l’impianto alla Federazione Italiana ginnastica, passaggio definito dagli ormai ex proprietari uno sfratto.
Una vicenda raccontata nel dettaglio da Fanpage.it a cui Frongia ha voluto rispondere questa volta in prima persona: “Roma Capitale è proprietaria dell’impianto e dopo un bando andato deserto ne ha affidato la gestione ad un ente pubblico sulla base dell’articolo 15 del 1990 che regola i contratti tra enti”."Non è stato un affidamento diretto – prosegue – ma di una collaborazione, un partneriato. Non stiamo sfrattando gli ex concessionari ma è scaduta la concessione e abbiamo intrapreso un partenariato con la Federazione sulla base di un progetto che ci è stato presentato. Anche la Sporting Roma avrebbe potuto presentarlo, ma non l’ha fatto”.