L’assessora Pratelli contro Fdi: “Nessun bambino è illegale, avanti con iscrizioni a scuola”
Ieri Fratelli d'Italia in consiglio comunale ha aperto un fuoco di fila per chiedere conto e ragione dell'iscrizione nelle scuole dell'infanzia ai bambini privi di codice fiscale o che hanno una residenza fittizia. Sono proprio quei "soggetti meritevoli di tutela", che con la direttiva del sindaco Gualtieri che deroga al famigerato articolo 5 vengono tutelati anche se si trovano in una situazione di emergenza abitativa, assegnando loro la residenza anche se si trovano in un alloggio senza averne titolo. Questo proprio perché la residenza dà accesso ad alcuni diritti essenziali, come la sanità e la scuola, ma anche l'allaccio di utenze di acqua, luce e gas.
Oggi a rispondere è l'assessora alla Scuola Claudia Pratelli, la cui circola è stata messa sotto accusa dalla destra. “Apprendo con stupore dell'interrogazione di Fdi circa la scelta di Roma Capitale di consentire l'iscrizione alla Scuola dell'Infanzia anche a chi ha residenza fittizia o è privo di codice fiscale, o è compreso nella categoria ‘soggetti meritevoli di tutela'. Loro si definiscono perplessi, io molto stupita: a che età secondo Fdi si comincia ad essere discriminabili? – attacca l'esponente della giunta Gualtieri – Per noi nessun bambino e nessuna bambina è illegale e con forza rivendichiamo l'idea di una scuola inclusiva, che colmi le distanze e abbatta le discriminazioni. Sarò felice di rispondere all'interrogazione non appena ci sarà trasmessa”.
Ieri contro la scelta del Campidoglio era sceso in campo il partito di Giorgia Meloni, con una nota congiunta firmata dalla consigliere Maria Cristina Masi, dalla capo Dipartimento Scuola del partito Laura Marsilio e da Gianni Ottaviano dirigente della Federazione romana. "Suscita molte perplessità la decisione presa dalla Giunta Gualtieri e in particolare dall'Assessore Pratelli, di consentire l'iscrizione alla Scuola dell'Infanzia anche a chi ha residenza fittizia o è privo di codice fiscale, o è compreso nella categoria ‘soggetti meritevoli di tutela', come estensione dalla Direttiva del Sindaco di Roma numero 1/2022", hanno dichiarato gli esponenti di Fdi. "Domandiamo in base a quale criterio ritiene di dover fornire servizi a chi rispetta le leggi e a chi le viola. – prosegue la nota – Dal Campidoglio dovrebbero inoltre spiegare come intendono garantire la tutela della salute delle persone prive di codice fiscale. Su questo punto ci riserviamo di presentare un esposto alle Autorità competenti per verificare i potenziali rischi per i bambini e le famiglie".
Sulla vicenda è intervenuta anche l'associazione Nonna Roma, che si è battuta proprio perché Roma Capitale tutelasse chi si trova in a una condizione di fragilità, a cominciare dalle famiglie con minori: "Siamo quindi allibiti dalle dichiarazioni di vari esponenti di Fratelli d'Italia, che attaccano la decisione della giunta strumentalizzando i bambini e le bambine per una squallida polemica politica, appellandosi alla necessità di tutelare la sicurezza dei bambini e delle famiglie. La tutela delle persone e della collettività si realizza con l’inclusione e con il godimento per tutte e tutti dei propri diritti".
Sulla vicenda è intervenuto anche l'assessore a Cultura e Politiche Abitative della sinistra in III Municipio Luca Blasi: "Trovo incredibile che si possano arrivare a dire delle sciocchezze di questa portata sul diritto alla scuola e allo studio dei bambini romani e della bambine romane. Siamo ormai arrivati alla follia che niente ha a che fare con la tanto sbandierata sicurezza, ma solo con un continuo e perpetuo attacco al tessuto popolare della nostra città. Siamo al fianco dell'Assessora Claudia Pratelli e della sua sacrosanta azione di inclusione scolastica che segue la direzione politica, indicata dal Sindaco, in merito alla deroga all'art.5 del decreto Renzi/Lupi. I diritti o sono per tutti o non sono tali, non faremo nemmeno un passo indietro su questo".